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Il movimento iperrealista
L’Iperrealismo, conosciuto anche con i termini di “Fotorealismo” e “Realismo radicale”, riguarda principalmente un tipo di pittura basata sulla riproduzione di un soggetto tratto da una fotografia. L’arte iperrealista fece il suo esordio negli Stati Uniti intorno al 1970 e non durò molto tempo.
L’intento di questo movimento è quello di rappresentare il vero partendo da un’immagine fotografica. L’artista iperrealista non studia le proporzioni del soggetto fotografato per portale sulla tela ma ingrandisce la fotografia alle dimensioni desiderate per la riproduzione pittorica, traendone il disegno nella maniera più precisa possibile, riportandola sul supporto pittorico con aiuti di ricalco e, talvolta, impiegando mezzi tecnologici per la diretta proiezione del soggetto.
Il movimento, di fatto una corrente derivata dalla Pop art, caratterizzato dalla cura maniacale del dettaglio, si diffuse nel continente europeo alla fine degli anni Settanta: l’eccezionale fedeltà nei confronti della realtà, sotto ogni aspetto eccessivamente esagerata, fu abbracciata principalmente nel mondo della pittura. Tra gli esponenti di spicco figurano Richard Estes (Kewanee, 14 maggio 1932), Chuck Close (Contea di Snohomish, 5 luglio 1940) e Ralph Goings (Corning, 9 maggio 1928), tutti e tre americani.
Anche nel settore della scultura ci sono esempi da ammirare per la fedeltà in cui vengono rappresentate le immagini, curate in ogni minimo particolare: lo statunitense Duane Hanson (Alexandria, 17 gennaio 1925 – Boca Raton, 6 gennaio 1996), ad esempio, raffigurava personaggi comuni in atteggiamenti di vita quotidiana, rifiniti con acconciature e abbigliati con abiti vestiti veri, pensando arrivare alla perfezione per shoccare chiunque ne prendesse visione. Non aveva però preso in considerazione il fatto che l’esatta riproduzione tridimensionale di un soggetto, soprattutto se umano, portava dritta alla vera e propria rappresentazione di un cadavere, immoto e freddo.
Un altro straordinario scultore iperrealista è John De Andrea (Denver, 24 novembre 1941), statunitense ma di origine italiana, che rappresentava i nudi femminili con il preciso intento di scatenare nel fruitore dell’opera un’attrazione fisica per le sensuali forme conferitevi ai suoi personaggi.
Anch’esso, però, con il suo sconfinamento rompeva quel delicato equilibrio dei nostri sensi, dove l’istinto erotico doveva immediatamente confrontarsi con quello vitale che veniva invece rappresentato in modo veramente angoscioso … nelle vesti della morte.
Bibliografia:
- Photorealism Since 1980 by Louis K. Meisel (Fotorealismo dal 1980) . Harry N. Abrams, New York, NY, (1993). ISBN 978-0-8109-3720-8.
- Photorealism by Louis K. Meisel (Fotorealismo). Abradale/Abrams, New York, NY, (1989), ISBN 978-0-8109-8092-1.
- Photorealism at the Millennium by Louis K. Meisel and Linda Chase (Fotorealismo al Millennium). Harry N. Abrams, New York, NY, (2002). ISBN 978-0-8109-3483-2.
- Charles Bell: The Complete Works, 1970-1990 by Henry Geldzahler, Louis K. Meisel (Charles Bell: Il lavoro completo 1979-1990), Abrams New York, NY(1991). ISBN 978-0-8109-3114-5.
- Ralph Goings: Essay/Interview by Linda Chase (Ralph Goings: Saggio/Intervista). Harry N. Abrams, New York, NY, (1988). ISBN 978-0-8109-1030-0.
- Richard Estes by John Wilmerding. Rizzoli, New York, NY, (2006). ISBN 978-0-8478-2807-4.
- Richard Estes: The Complete Paintings (Richard Estes: Tutti i dipinti) , 1966-1985 by Louis K. Meisel, John Perreault, Abrams New York, NY (1986). ISBN 978-0-8109-0881-9.
- Robert Bechtle: A Retrospective by Michael Auping (Robert Bechtle: Una retrospettiva), Janet Bishop, Charles Ray, and Jonathan Weinberg. University of California Press, Berkeley, CA, (2005). ISBN 978-0-520-24543-3.
- Peinture et Photographie by Jean-Luc Chalumeau (Pittura e Fotografia). Chêne, Paris, (2007). ISBN 978-2-84277-731-9.