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Hans Holbein il Giovane
Hans Holbein il Giovane Questo grande esponente della pittura e figlio d’arte (suo padre era Holbein il Vecchio), nasce ad Augusta (in Baviera) nel 1497 (o 1498) e muore nel 1543 a Londra.
Nel suo primo periodo lavora a Basilea, poi si trasferisce in Inghilterra presso la corte di Enrico VIII. I suoi lavori più celebri e belli sono le incisioni e i ritratti.
Quest’ultimi, sono in senso assoluto, tra i più ricercati dell’epoca e rappresentano le migliori produzioni dell’intera Germania. La sua, è una pittura sincera, solida, sicura e soprattutto di grande verità. In tutte le sue composizioni si rileva un altissimo senso di creatività e un ottimo rifinito nell’esecuzione.
Il suo tocco è netto e deciso, il suo cromatismo è armonico e vigoroso, il carnato dei suoi personaggi è morbido, e le sue figure hanno un rilievo che affascina l’osservatore.
Riesce con intelligenza ed abilità a lavorare la miniatura, con due tecniche assai distanti fra loro: il guazzo e l’olio. Realizza le sue opere con la mano sinistra.
Holbein, come sopra accennato, vive per un lunghissimo periodo a Basilea dove illustra a penna l’Elogio della Pazzia di Erasmo, del quale è amico.
Tra i suoi quadri a soggetto religioso possiamo ricordare la Passione nel Museo Öffentliche Kunstsammlung di Basilea in cui sa esprimere, con grande capacità ed alto senso d’arte, l’orrore delle sofferenze di Cristo.
Altre sue importantissime opere sono l’Alfabeto della Morte e i Simulacri della Morte, in cui, con grande creatività, mette in risalto i trionfi della morte su tutte le popolazioni del mondo.
Monumentale per potenza espressiva è il Ritratto di Erasmo da Rotterdam (Louvre). Le principali sue creazioni sono a Basilea e a Londra.