Pittore simbolista Maillol Aristidel (1861 – 1944)
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Aristide Mallillol nasce nel 1861 a Banyuls-sur-Me. All’età di ventiquattro anni frequenta l’Accademia di Belle Arti di Parigi dove ha per maestri Cabanel, Géróme e Laurens.
Il mondo della pittura è quello a cui è più interessato. Gli piacciono le suggestive opere di Gauguin e la ricchezza del corposo colore di Cézanne. Entra in diretto contatto con il gruppo dei Nabis e diventa un pregiatissimo consulente degli stessi membri.
Per un breve periodo Aristide Maillol realizza cartoni per arazzi destinati alla sua piccola azienda artigianale che provvede alla loro tessitura.
Il lavoro dei disegni è piacevolissimo, ma i vari solventi che impiega, in breve tempo mettono in serio pericolo i suoi occhi ed è costretto ad interrompere l’attività. Passato il periodo di malattia si dedica all’arte della scultura.
Aristide è sempre alla ricerca della bellezza e della perfezione, oltre che dell’originalità, e propone un linguaggio che generalmente rimarrà intatto per tutta la sua carriera artistica.
Se ci soffermiamo ad esempio su “La montagna” (1937, custodita a Parigi nel Musée Nationale d’Art Moderne), rappresentante una donna nuda seduta, ci accorgiamo che è una semplice variazione della tematica di “Mediterraneo” (1905, custodita a New York nel Museum of Modern Art).
La sua scultura classicheggiante, per quanto pregiata ed apprezzata dagli studiosi di Storia dell’arte, potrebbe portare all’errata convinzione di un nuovo “inizio”, invece rappresenta la fine di una tradizione.
Nel 1945, ad un anno dalla sua morte, fu aperto a Parigi un Museo a lui completamente dedicato.