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Bernardo (Michel Antonio Eugenio) Bellotto (1721?-22? – 1780)
Bernardo Bellotto: pittore, incisore e nipote di Canaletto
Bernardo Bellotto nasce a Venezia il 30/01/1721 (data non certa, forse nel 1722) e muore a Varsavia nel 1780. L’artista è, oltre che pittore, un abilissimo incisore.
Il fatto di essere il nipote del Canaletto (figlio della sorella), contribuisce alla sua formazione e tendenza artistica.
Già nei primi anni della sua giovinezza Bernardo realizza opere a linguaggio vedutista di grande effetto.
L’iscrizione alla corporazione degli artisti e i suoi viaggi
A soli diciassette anni si iscrive alla corporazione degli artisti di Venezia. Per un certo periodo della sua vita giovanile frequenta molto lo zio e si sposta con lui nelle principali città d’arte italiane soprattutto Firenze, Roma e Torino, senza tralasciare i moltissimi centri dell’arte nel Veneto.
Sempre con il Canaletto viaggia anche all’estero, tanto che in Germania gli viene addossato lo stesso appellativo dello zio: “Bellotto detto il Canaletto”. Questo nome lo aiuta molto in ogni momento della sua carriera artistica ma, determinanti invece sono i suoi raffinati sensi verso la pittura ed il suo modo di dipingere.
Il linguaggio pittorico del Bellotto
Il suo linguaggio pittorico, pur subendo le influenze dello zio, è arricchito da una potente espressione architettonica e da un più movimentato ambiente circostante quale il cielo ed il mare. Le sue gamme cromatiche si alternano dal chiaro allo scuro con una più sentita drammaticità e le tematiche paesaggistiche sono molto varie.
Il trasferimento a Dresda e la sua fama crescente
Nel 1947 Bernardo si trasferisce a Dresda su invito dell’Elettore di Sassonia per conto di Augusto III. È da questo periodo che per Bellotto incominciano i successi a livello europeo, tanto che l’imperatrice Maria Teresa d’Austria, nel 1758, lo vuole come suo pittore personale.
Nel 1761 si reca a Monaco di Baviera dove svolgerà la sua attività artistica per cinque anni, poi ritornerà a Dresda per un breve soggiorno per poi stabilirsi definitivamente a Varsavia.
Le composizioni raffiguranti le vaste vedute che il Bellotto realizzo a Varsavia furono un prese come valido riferimento per la ricostruzione di molte zone della città, dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.