Umberto Boccioni: idolo moderno
Alla pagina della prima serie di opere di Umberto Boccioni
Sull’opera: “Idolo moderno“ è un dipinto autografo di Umberto Boccioni realizzato con tecnica ad olio su tavola nel 1911, misura 59,7 cm. ed è custodito nella Collezione Estorick di Londra.
Il quadro fu portato dallo stesso Boccioni a Milano per essere esposto alla Mostra d’arte libera del 1911. L’anno successivo, l’“Idolo Moderno”, come moltissime altre opere dell’artista, partecipò alle rassegne futuriste nelle principali città d’arte europee, quindi in altre manifestazioni nazionali. Prima di pervenire all’attuale sede (Collezione Estorick di Londra), l’opera passò attraverso diversi proprietari. La tematica della composizione è di natura simbolista permeata da un vigoroso cromatismo di stampo espressionistico, dove dominano gli accesi gialli e rossi, i profondi blu e viola, i vivi verdi, il tutto in una equilibrata rispondenza, anche se un po’ ….. manierata.
Qui il Boccioni esalta in un certo qual modo il nottambulismo alla maniera di Toulouse-Lautrec, ma, come affermava Calvesi, non manca il “modernismo sociale” del futurismo marinettiano, né il binomio Seurat-Lautrec, insieme ad una componente espressionistica munchiana: “accanto al binomio Seurat-Lautrec è da tener presente la componente espressionistica che risale a Munch (mi riferisco all’invenzione stessa di questa maschera campeggiante fra fiotti di luce, oltre che al suo ‘grottesco’ tipicamente nordico)”
Il Boccioni scriveva: “I nostri grandi pittori nazionali ed anche esteri se non si sentono d’accordo col passato sudano freddo. Ai primi tempi dell’impressionismo il violetto era accettato per i prati, i cieli, i boschi … Guai a vederlo sul viso, sulle braccia, sul seno di una donna bella”.