Antonio (o Piero) del Pollaiolo: Il Martirio di San Sebastiano
Sull’opera: “Martirio di San Sebastiano” è un dipinto di Antonio (o, più verosimilmente, di Piero) del Pollaiolo, realizzato con tecnica a olio su tavola (altre fonti indicano a tempera) intorno al 1475 (non prima), misura 289 x 200 cm. ed è custodito nella National Gallery di Londra.
La tavola fu realizzata per la decorazione dell’altare della cappella dei Pucci, l’oratorio dedicato al Santo, nella chiesa della Santissima Annunziata a Firenze.
Nelle Vite il Vasari indicò la cronologia della composizione in esame, riferita all’anno 1475, e l’autografia di Antonio del Pollaiolo. Quest’ultima affermazione creò una certa confusione che, nonostante le fonti del Quattrocento e primo Cinquecento siano esaustive al riguardo, è arrivata fino ai nostri giorni. Comunque anche l’Albertini, il Billi e L’Anonimo Magliabechiano la riferiscono a Piero.
Il marchese Roberto Pucci nel 1857, approfittando del fatto che l’opera fosse stata prelevata dall’oratorio per un restauro, la cedette alla National Gallery di Londra.
II motivo lirico delle luminose variazioni cromatiche si dissolve nella tematica prettamente descrittiva e disegnativa.
Secondo alcuni critici di Storia dell’arte della seconda metà del secolo scorso, quando ancora la tavola era attribuita alternativamente sia all’uno che all’altro fratello, i brani in cui risalta di più la mano di Antonio sono quelli rappresentati dai balestrieri in primo piano (in basso, al centro) in atto di caricare le loro armi, mentre la mano di Piero prevale nettamente sul fiacco cromatismo del santo martire.
I particolari: