Rosso Fiorentino: Ritratto di giovane
Sull’opera: “Ritratto di giovane” è un dipinto autografo di Rosso Fiorentino realizzato con tecnica a olio su tavola nel 1522, misura 88,7 x 68 cm. ed è custodito nella National Gallery of Art, Washington.
Dell’opera in esame non si sa nulla fino al 1857, quando apparse a Newport nelle collezioni di Sir Thomas Sebright a Beechwood Park, con attribuzione ad Andrea del Sarto. Più tardi fece parte di altre collezioni inglesi e, intorno agli anni Trenta pervenne ad Alessandro Contini-Bonacossi.
Nel 1950 fu acquistata dalla Samuel H. Kress Foundation che ne fece dono, insieme ad altre opere, alla National Gallery of Art di Washington.
Per quanto riguarda la cronologia della tavola, il riferimento alla fattura delle vesti richiamerebbe lo “Sposalizio della Vergine” (Pala Ginori, anno 1523).
Inoltre dalle radiografie del supporto ligneo risulta un’ulteriore stesura pittorica, come se il pittore avesse riciclato un frammento già finemente dipinto, magari una pala d’altare rifiutata dalla committenza, come ad esempio la “Pala dello Spedalingo”.
Infatti sotto la stesura del ritratto si intravede una santa ripresa di profilo del tutto simile alla sant’Apollonia che appare a destra, nella parte bassa della “Pala Ginori”, assimilabile inoltre alla sant’Agata della pala d’altare di Francesco Vanni (attualmente nella collegiata di Asciano). Come già riportato nelle pagine precedenti, la stessa pala del Vanni è nota per il fatto che contenga una riproduzione del frammento del “Putto che suona” degli Uffizi (1521).
Da ciò deriverebbe il fatto che il supporto del presente ritratto ed il “Putto” facessero parte di un’unica pala di Rosso Fiorentino, tagliata per ignoti motivi.