(Milano 1827 / 1890)
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Induno Gerolamo
Fratello di Domenico, ma con personalità decisamente minore, studiò anch’egli a Brera con il Sabatelli. Di dodici anni più giovane del fratello, dopo lo studio all’Accademia, partecipò alle “cinque giornate di Milano”. Combatté a Roma, dove rimase ferito con un corpo a corpo da una ventina di baionettate francesi salvandosi miracolosamente. Prese parte alla spedizione di Crimea e durante questa campagna raccolse non pochi schizzi. Nel 1859 seguì Giuseppe Garibaldi.
Tornato a Milano, Gerolamo si dedicò quasi esclusivamente alla pittura di scene di carattere patriottico: “Difesa di Roma”, “Garibaldi sul Gianicolo”, “Episodio della campagna di Crimea”.
Dipinse anche paesaggi fra cui “Pescarenico sotto la neve” (Torino, Galleria d’Arte Moderna) e scene di genere ispirate ad una affettuosa sentimentalità di gusto borghese come: “Triste presentimento” (Milano, Brera).
Come il fratello, anch’egli tentò la pittura di genere, ma in modo più limpido e riposato, ed i suoi dipinti migliori sono senz’altro quelli in cui viene rievocata la campagna per la difesa di Roma o quelli della guerra di Crimea.
Negli ultimi anni la sua arte diventa meno importante poiché la produzione si illanguidisce in manierati temi settecenteschi.
Due opere di Gerolamo Induno:
Bibliografia:
“Gerolamo Induno” nel catalogo online Artgate della Fondazione Cariplo, a cura di Laura Casone, 2010, CC-BY-SA.