Fra’ Bartolomeo: Presentazione al Tempio (Collezione Treccani)
Sull’opera: “Presentazione al Tempio” è un dipinto di Fra’ Bartolomeo realizzato con tecnica a olio su tavola, misura 92,7 x 54,2 cm. ed fa parte della Collezione Treccani di Milano.
Spostamenti: da inizio Ottocento (circa) al 1826 si trovava nella collezione Vivant Denon a Parigi.
Restauro: dal 1990 al 1995 a cura di Massimo Seroni a Firenze.
Mostre: biennio 1948-49 al Kunstschätze der Lombardei, Zurigo.
Trattati, cataloghi e pubblicazioni: Serena Padovani in “L’età di Savonarola – Fra’ Bartolomeo e la Scuola di San Marco” pag. 132, Marsilio Editori, 1996 (fonte delle presenti informazioni).
La tavola venne inserita dal Venturi, come opera autografa di Fra’ Bartolomeo, nella sua “Storia dell’arte” (ed. 1925). Si pensa che lo studioso di storia dell’arte avesse avuto occasione di ammirarla proprio nel periodo in cui l’opera entrò a far parte della collezione Treccani, che stava nascendo quegli anni.
L’autorevole assegnazione del Venturi, suffragata da validissimi motivi stilistici e dal raffinato cromatismo, nonché dalla fluente spontaneità d’esecuzione, fu unanimemente accolta dal resto della critica.
Lo stato di conservazione del dipinto non è assolutamente buono ma il pregiato cromatismo, che emerge con tutta la sua forza, nonostante le inopportune ridipinture ed estesi restauri, rileva tutte le doti artistiche del frate pittore.
Esistono diverse copie della “Presentazione al Tempio” tra cui ricordiamo quelle riportate nella pagina delle Opere della “Scuola di S. Marco”.
mi scusi perchè dice che lo stato di conservazione dell’opera è disastroso? E’ stato esposto al Louvre nella mostra “Denon, L’oeil de Napoleon” nel 1999 e a Palazzo Pitti dopo il restauro di Seroni.
Buona giornata Signora Nucci. Purtroppo la pubblicazione di Serena Padovani (in “L’età di Savonarola – Fra’ Bartolomeo e la Scuola di San Marco”, pag. 132, Marsilio Editori, 1996) non è più in mio possesso, ma le posso garantire che globalmente le notizie che riporto in questo sito web corrispondono a ricerche effettuate con scrupolo. Tuttavia, nel ringraziarla, le comunico che ho sostituito il termine disastroso con la frase “non è assolutamente buono”. Mi farebbe piacere, se le dovesse capitare, di inviarmi qualche link con relative documentazioni.