Filippo Lippi: Trittico della Madonna con Gesù Bambino e i quattro Dottori della Chiesa
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Sull’opera: il “Trittico della Madonna con Gesù Bambino e i quattro Dottori della Chiesa” è un complesso pittorico di Filippo Lippi realizzato con tecnica a tempera su tavola intorno al 1440. Attualmente è diviso e costituito da: Madonna col Bambino in trono e due angeli cm. 122,6 x 62,9, custodito nel Metropolitan Museum of Art di New York; Dottori della Chiesa Agostino e Ambrogio cm. 120 x 55 e Dottori della Chiesa Gregorio e Girolamo cm. 120 x 55, entrambi custoditi nell’Accademia Albertina di Belle Arti a Torino.
Non si conosce né la committenza, né la collocazione originale del complesso pittorico in esame. Si pensa che fosse destinato ad un convento Agostiniano nei pressi di Firenze.
La storia esterna dell’opera inizia nei primi anni del Cinquecento quando venne acquisita nella collezione Mossi di Morano e quindi smembrata, forse intorno alla fine del Settecento.
La collezione Mossi di Morano passò di eredità in eredità fino all’arcivescovo Vincenzo Maria Mossi che, nel 1828, la donò per intero all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Tante erano le opere donate all’Accademia dal prelato che andarono a costituire la base fondamentale della pinacoteca.
Dei tre componenti il trittico, pervennero all’Albertina soltanto le due tavole laterali, mentre quella centrale fu probabilmente venduta ad inizio secolo. Quest’ultima subì nel corso degli anni un vero e proprio degrado a causa delle numerose ridipinture e, soprattutto, per la traslazione della stesura pittorica su tela, eseguita dall’antiquario Duveen negli anni 1920.
Nel 1928 entrò nella collezione privata di Jules Bache, il quale la donò, nel 1949, al Metropolitan Museum of Art di New York – l’attuale sede – dove fu sottoposta ad un accurato restauro e riportata di nuovo su supporto ligneo, e dove è tuttora custodita.
Il trittico fu ricostituito per la prima volta nel 1935 a Parigi in occasione della “Exposition de l’art italien de Cimabue à Tiepolo”.
Da quell’anno le tre opere furono riconosciute dagli studiosi di storia dell’arte come collegate allo stesso complesso, sebbene con alcune riserve del Marchini (1975), che vi notava delle discordanze fra i toni degli sfondi, fra le pose dei “dottori” in disarmonia col soggetto del pannello centrale, e fra le dimensioni delle tavole.
Nell’ottobre del 2004 i tre pannelli furono nuovamente restaurati, ed il trittico ricomposto in occasione – questa volta – della mostra “Filippo Lippi. Un trittico ricongiunto” allestita nella stessa pinacoteca dell’Accademia Albertina, dove attualmente sono conservati – da soli – i due pannelli dei “Dottori”.