Sebastiano De Albertis (Milano 14-1- 1828 / 29-11- 1897)
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Il De Albertis studiò all’Accademia di Brera ed alternò l’attività di pittore di scene militari a quella di combattente, infatti, fu al seguito di Giuseppe Garibaldi nel 1859 e nel 1866, dopo aver partecipato nel 1848 alle cinque giornate di Milano.
L’artista milanese dipinse un gran numero di battaglie, quali “Pastrengo” e molti quadri di cavalli: “Alle corse” (Valdagno- Vicenza, Raccolta Marzotto), “Carica dei cavalleggeri di Monferrato a Montebello” (Roma, Galleria nazionale d’Arte Moderna); non trascurando anche molte scene di vita mondana.
Nato prima del 1830 quindi sostanzialmente estraneo al movimento della Scapigliatura, oltre ad un certo brio ed una raffinata vivacità con un colorismo un po’ smorzato, l’elevata maniera della sua arte produttiva seguì il grande filone del Romanticismo.
I dipinti maggiori Sebastiano De Albertis presentano delicati accordi di note dal grigio cenere al verde spento, in un polverio che investe le sagome dei cavalleggeri, fissando con tocco leggero gli schizzi rapidi di figure e folle, in un insieme che prelude ad un sottile mondo pittorico pre-impressionista.
Tuttavia, la sua opera è più considerata ed apprezzata attualmente che non dai suoi contemporanei, che ingiustamente, lo considerarono una personalità artistica secondaria.
Il De Albertis studiò molto i maestri francesi dai quali carpì molte raffinatezze e luminosità che si riscontrano nelle scene dei suoi paesaggi.
Un’opera di De Albertis: