Andrea del Castagno: San Giuliano e il Redentore
Sull’opera: “San Giuliano e il Redentore” è un affresco autografo di Andrea del Castagno realizzato nel 1451, misura 223 x 209 cm. ed è custodito nella basilica della Santissima Annunziata a Firenze.
La composizione in esame, citata fin dalle prime fonti, venne realizzata nel 1451 in occasione delle edificazioni delle cinque cappelle della basilica dell’Annunziata.
La parte della parete che la conteneva venne nascosta nel 1692 per la collocazione di una pala d’altare di Carlo Loth (1632-1698), che durante la sua rimozione, avvenuta nel 1857, riportò gravi danneggiamenti nella zona inferiore ove erano raffigurate le “Storie di san Giuliano”, descritte nelle Vite del Vasari: “… con buon numero di figure ed un cane in iscorto, che fu molto lodato”.
Il tema principale dell’affresco è il pentimento di Giuliano dopo aver commesso il fatale errore di assassinare i propri genitori, per via di un sospetto inculcatogli da un diavolo mimetizzato.
La redenzione è resa evidente dalle scene e dalle iscrizioni, che mettono in risalto l’eremitaggio (eremo a sinistra) e l’instancabile preghiera (tempietto a destra) di Giuliano, nonché il perdono di Cristo (in alto) dalla cui bocca esce un ipotetico fumetto che si dirige verso il santo.