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Biografia e opere del Murillo
La vita artistica
Bartolomé Esteban Pérez Murillo, uno dei più grandi esponenti del barocco spagnolo, nasce a Siviglia l’1 gennaio 1618. Bartolomé ha 13 fratelli, suo padre si chiama Gaspar Estban e sua madre Maria Perez Murillo dalla quale prende il nome d’arte che porrà sulle sue tele.
Alla morte di entrambi i genitori, essendo ancora in tenera età, viene cresciuto da Ana, sua sorella maggiore sposata con Juan Agustin de Lagaris, un barbiere-chirurgo con il quale avrà sempre un ottimo rapporto affettivo.
La formazione
La sua formazione artistica si compie nella bottega di Juan Castillo, dove ha modo di conoscere a fondo anche la tecnica ed il linguaggio della pittura fiamminga.
Le sue opere giovanili, che risentono dell’influenza di Ribera, Alonso Cano e Zurbarán, sono di grande realismo, con un caratteristico linguaggio che col tempo subirà una grande evoluzione. I suoi lavori acquisiscono importanza anche perché coincidono con il gusto aristocratico e borghese, soprattutto nelle tematiche a carattere religioso.
Nel 1645 realizza tredici quadri per la chiesa di San Francisco el Grande a Siviglia, che lo renderanno famoso in tutta la Spagna. Nello stesso anno si unisce in matrimonio con Beatriz Cabrera che gli darà nove figli.
Due fonti tematiche
Due opere realizzate per la Cattedrale di Siviglia saranno la fonte della sua evoluzione nei due grandi filoni tematici che lo renderanno più celebre: le Immacolate concezioni e le Madonne col bambino.
Nel 1660 Murillo, insieme ad altri esponenti del mondo artistico tra i quali Herrera el Mozo, fonda l’accademia di Pittura di Siviglia, della quale, insieme allo stesso Herrera, sarà il primo Direttore. Data la sua notorietà nelle tematiche religiose, in questo periodo, riceve molte richieste per coprire importanti incarichi e molte commissioni per la realizzazione di opere in chiese, cattedrali e luoghi di culto, tra i quali la Chiesa di S. Maria la Blanca (dipinti), il Monastero S. Agustin (Pala) e la Chiesa del Convento dei Cappuccini (dipinti per le cappelle laterali e per la Pala Maggiore); questi ultimi portati a termine nel 1665.
Morirà 3 aprile 1682 a causa della caduta da una impalcatura mentre stava realizzando “Lo Sposalizio mistico di Santa Caterina”.