Affreschi di Villa Volpi (già Villa Barbaro) di Veronese
Sull’opera: “Affreschi di Maser” sono una serie di dipinti appartenenti alla serie degli “Affreschi di villa Barbaro a Maser” realizzati dal Veronese con la collaborazione di altri artisti. Quelli in esame riguardano la “Sala dell’olimpo”, la “Sala a crociera”, la “Stanza di Bacco” e la “Stanza del cane”.
Altre importanti stanze sono, quella di “Venere” e della “Madonna della pappa”, conosciute rispettivamente anche “Stanza dell’amore” e Stanza della Lucerna”.
Breve descrizione e storia
Villa Volpi (già villa Barbaro) fu edificata a Maser (Treviso) dal Palladio su commissione dei fratelli Barbaro, Marcantonio e Daniele Barbaro.
Nel Settecento apparteneva alla famiglia Manin e più tardi passò ai Giacomelli, che nel 1934 la cedettero ai conti Volpi di Misurata.
L’edificio custodisce dentro di sé un ciclo pittorico di notevole importanza nello sviluppo artistico del Veronese, rappresentandone la vetta più alta dell’attività giovanile.
La serie di affreschi realizzata dal Veronese riguarda la parte centrale della villa ma, secondo Carlo Ridolfi, a cui non seguirono altre autoritarie conferme, l’artista avrebbe decorato anche il ninfeo.
I particolari degli affreschi
“Sala dell’Olimpo”: Nella foto a sinistra, il particolare della padrona e della vecchia nutrice affacciate alla balaustra, 160 cm. (l’assieme: 6,65 x 6,05 metri).
Particolare dell’ultima stanza ad est – finta porta – affrescata nell’ultima sala a destra, con la raffigurazione del giovane cacciatore (identificato nella figura del Veronese), 196 cm.