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Breve biografia e cenni sulla vita artistica di Carlo Crivelli
Nella biografia di Carlo Crivelli ci sono molti periodi non ben conosciuti.
Carlo nasce, secondo alcuni studiosi di storia dell’arte, intorno al 1430-35 e poco o niente si sa di certo sul suo avvio alla formazione artistica.
Il carcere per una convivenza proibita
Le prime frammentarie notizie su Carlo Crivelli cominciano ad essere documentate intorno al 1457, quando gli viene inflitta una condanna ad alcuni mesi di carcere per essere stato il convivente di una signora sposata con un marinaio.
Dopo aver scontato tutta la pena ed essere rimasto per un brevissimo periodo a Venezia, parte per un lungo viaggio del quale non si conosce traccia. Si pensa che si sia unito ad un gruppo di giovani artisti che frequentavano gli ambienti dello Squarcione.
I contatti con lo Schiavone
Nel 1465 si trova a Zara insieme al fratello Vittore che gli fa da assistente. In questo periodo, si presume, che sia stato a contatto dello Schiavone, dato che qualche anno prima era andato a Zara dopo il suo soggiorno padovano.
La prima opera firmata da Crivelli risale al 1468 e corrisponde al Polittico di Massa Fermana.
Nel 1470 realizza il Polittico di S. Giorgio ed il Polittico di Fermo, quest’ultimo andato quasi completamente distrutto: il suo frammento, “Madonna con bambino”, è custodito nella Pinacoteca di Macerata.
I lavori di Camerino
Intorno al 1473 si trasferisce ad Ascoli Piceno per realizzare molti polittici per le chiese della zona, mentre nel 1483 si sposta per eseguire una Pala per la chiesa di S. Pietro di Muralto di Camerino.
Dopo il soggiorno di Camerino, Crivelli ritorna ad Ascoli dove realizza l’opera dell’Annunciazione, oggi custodita alla Galleria Nazionale di Londra.
Nel maggio del 1488 gli viene commissionato un polittico per il duomo di Camerino di cui una parte, “La Madonna della candeletta”, è attualmente custodita nella Pinacoteca di Brera. Sempre nello stesso anno realizza la pala di S. Pietro degli osservanti (oggi a Berlino). Più tardi realizzerà la Pala Ottoni, ed altre due pale a Fabriano per la chiesa di S. Francesco.
Queste ultime si trovano attualmente conservate nei Musei di Milano e di Londra.
La data di morte non è certa ma si pensa sia avvenuta, a Camerino, intorno al 1495.