Pietà di Cosmè Tura nel Kunsthistorisches Museum
Sull’opera: “Pietà” è un dipinto autografo di Cosmè Tura, realizzato con tecnica a olio su tavola nel 1474, misura 44,5 x 86 cm. ed è custodito nel Kunsthistorisches Museum a Vienna.
Secondo alcuni studiosi il pittore ha posto la sua firma nella scrittura a caratteri ebraici sulla lunetta (non completamente raffigurata all’estrema sinistra) del coperchio del sepolcro. In precedenza la composizione, attribuita a Lorenzo Costa (Ferrara, 1460 – Mantova, 1535), faceva parte della collezione ferrarese Barbicinti e più tardi passò in quella veneziana Adamowicz. Il Kunsthistorisches Museum di Vienna l’acquistò nel 1857.
A proposito della presente composizione il catalogo della collezione Barbicinti riporta la scritta: “N. 130. Lorenzo Costa, mezza figura di N. Signore Morto, sostenuto da due angeli in tavola trasversale di Lorenzo Costa il quale fioriva c. il 1480. Scudi 50.
Venduto il 17 settembre 1846 per scudi 80″. Più tardi venne attribuita al pittore Marco Zoppo (Cento, 1433 – Venezia, 1478) la cui autografia permase fino al 1914, anno in cui Adolfo Venturi la riconsegnò, con l’avallo di altri eminenti studiosi, definitivamente al Tura.
Ruhmer (1958) avanzò l’ipotesi che la tavola costituisse la cimasa del polittico di San Giacomo Maggiore ad Argenta, i cui altri componenti dovrebbero corrispondere al San Nicola di Bari (Musée des Beaux Arts di Nantes), alla Madonna di Bergamo (Galleria dell’Accademia Carrara di Bergamo) ed al Vescovo francescano (Metropolitan Museum di New York).
Tale ricostruzione, che tra l’altro non venne accettata da gran parte della critica, crea molti interrogativi.