Tiziano: La venere di Urbino
Al secondo elenco opere di Tiziano
Descrizione e storia del dipinto
Sull’opera: “La Venere di Urbino” è un dipinto autografo di Tiziano Vecellio, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1538, misura 119 x 165 cm. ed è custodito nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
Quella in esame è, con forte probabilità, la tela che il Vasari citò a Urbino. Tiziano la inviò – insieme ad altre sue opere – a Firenze nel 1631 con l’eredità della famiglia Della Rovere.
La “Venere” fu commissionata all’artista intorno agli inizi del 1538 dal duca di Camerino – futuro duca d’Urbino – Guidobaldo Della Rovere. Questi, nel marzo dello stesso anno, ordinava a Girolamo Fantini, suo subordinato, di non fare ritorno ad Urbino senza portare con sè “la donna nuda” (fonte: Gronau, 1904 e 1936).
Nel 1963 il Reff [“P”] dedicò al dipinto un dettagliatissimo trattato iconologico, mettendolo in relazione con Eleonora Gonzaga, moglie del duca d’Urbino, Francesco Maria della Rovere.
Nel 1822 Ingres volle realizzarne una copia, oggi custodita nella Walters Art Gallery di Baltimora. Per saperne di più: Pittura di Tiziano.
Curiosità
Esiste una riproduzione della Venere di Urbino realizzata a olio dentro il globo terrestre di una moneta da 5 centesimi di euro, che misura 4,5 x 6,5 millimetri.
La curiosa composizione, annoverata alla categoria di dipinti microscopici, è stata realizzata alla fine del 2019 da Stefano Busonero, residente a Monte Argentario (Grosseto).