Joseph Mallord William Turner
Nell’ambito della cultura inglese i propositi tematici, sia pittorici che letterari, non trovano grande spazio né nelle correnti umanistiche del neoclassicismo né nel misticismo romantico, cosa che succede, nello stesso periodo, anche in Francia.
Nell’isola britannica è abbastanza sporadico comprendere l’arte come il linguaggio di un “impegno” derivante da concetti di tipo filosofico. Però nelle sue opere a tema storico, William Turner (1775 – 1851) manifesta la parte terrificante del “sublime”: egli oltrepassa i fatti induttivi in un mondo instabile, dove la combinazione dei quattro elementi (acqua, terra, aria e fuoco) dà vita a potenze primordiali. Il presente si disperde nel passato, l’avventura visiva nel ricordo, il dettaglio diventa universale dissolvendosi in un simbolo senza presente né passato.
L’incendio dell’edificio del Parlamento, (1835) ripreso in minuscoli acquerelli, appare come una visione catastrofica; l’ormai vecchia nave ammiraglia di Orazio Nelson, “La valorosa Témeraire” rimorchiata fino al suo ultimo ancoraggio per poi essere demolita (1839), si presenta come un simbolo melanconico del destino dell’uomo.
Lo stesso Turner si fa legare stretto ad un albero della nave “Ariel” per penetrare con impotenza in mezzo ad una bufera di neve, miasmi, raffiche di vento ed acqua gelida, e poi trasformare l’episodio in una apparizione lugubre, consumata nel turbine dell’energia cosmica in tempesta di neve (1842). Alla rappresentazione romantica della natura ne avvicenda altre.
Ad iniziare dal suo primo viaggio in Italia (1819) Turner sperimenta nella pittura paesaggistica una nuova forma di naturalismo, concentrandosi nella visione finalizzata alla realtà, che viene poi ripresa negli anni della vecchiaia in molteplici bozzetti a olio, dove il pittore sviluppa un tema spesso svolto nei disegni “dal vivo”: la sua luce diventa assoluta e nelle opere eseguite in età matura preannuncia il linguaggio impressionistico.
Inoltre nelle sue tele i vasti spazi non contengono figure: la pittura si presenta, come si dirà in seguito, astratta.
bene, ma non benissimo