Rousseau il Doganiere: Incantatrice di serpenti
Sull’opera: “Incantatrice di serpenti” è un dipinto autografo di Rousseau il Doganiere realizzato con tecnica a olio su tela nel 1907, misura 169 x 189,5 cm. ed è custodito nel Museo d’Orsay a Parigi.
La tela, sotto la firma – composta, come raramente avviene nelle opere del Doganiere, dai due suoi nomi di battesimo – reca l’anno d’esecuzione.
La struttura compositiva si presenta questa volta, diversamente dalla grande generalità dei lavori dell’artista, come uno dei maggiori traguardi raggiunti, non solo nelle tematiche relative alle Giungle, ma in riferimento a tutta la creazione artistica di Rousseau.
Qui l’intero impianto supporta una visione paesaggistica molto articolata, sia nei piani prospettici, sia nelle variazioni cromatiche: si osservi, per l’appunto, come la luce lunare conferisca alla vegetazione, che a sua volta la riflette sull’acqua, un’armonia di toni mai percepita nelle opere precedenti.
La composizione in esame fu il frutto di un incitamento da parte di Berthe Félicie de Rose, madre del pittore post-impressionista e cubista Robert Delaunay (Parigi, 1885 – Montpellier, 1941), che anch’egli entusiasticamente ne raccomandava al Doganiere la creazione.
Sembra che lo stesso Rousseau volesse svolgere un tema dopo aver ascoltato da Berthe il racconto del proprio soggiorno in India (fonte: una comunicazione verbale di Sonya Terk Delaunay). Si ricorda, tuttavia, che proprio in quel periodo si esibirono a Parigi, nel circo Molier, alcune incantatrici di serpenti.
Il quadro fu esposto al Salon d’Automne del 1907. Fu venduto a Doucet che s’impegnò di legarlo al Museo del Louvre, nel quale entrò nel 1936 (Jeu de Paume, trasferito poi al Museo d’Orsay).
Venne pubblicato nel 1911 da Uhde e, più tardi, da Basler, Zervos e da altri catalogatori più recenti.