Raffaello Sanzio: Madonna Sistina
Sull’opera: “Madonna Sistina” è un dipinto autografo di Raffaello realizzato con tecnica ad olio su tela intorno al 1513-14, misura 265 x 196 cm. ed è custodito nella Gemäldegalerie di Dresda.
Non era da Raffaello in quel periodo lavorare su tela, e ciò diede adito a diverse supposizioni: per Rumohr la Madonna Sistina sarebbe stata impiegata come stendardo per processioni. La cronologia viene stabilita da elementi stilistici ed è universalmente riferita al primo periodo di pontificato di Leone X, prima, cioé, della realizzazione dell’Estasi di santa Cecilia.
Dalle “Vite” del Vasari si ricava che la tela fosse stata commissionata per il convento di San Sisto a Piacenza, come testimonia la presenza – ai lati della Madonna – di due santi particolarmente venerati. Esistono altre ipotesi, come quella, meno verosimile, che vuole la composizione realizzata per la tomba di Giulio II (1487 – 1555), come farebbero presupporre S. Sisto, protettore di Sisto IV (nato Francesco della Rovere, 1414 – 1484) e Santa Barbara, confortatrice nell’estrema ora.
L’opera venne ceduta nel 1754 ad Augusto III di Polonia (1696 – 1763). Nel secondo dopoguerra venne trafugata ed inviata a Mosca, ma poco tempo dopo fu riportata a Dresda.
La Madonna Sistina, secondo gli studiosi, è uno dei dipinti più belli di Raffaello, ricordato e soprattutto studiato da poeti e filosofi.