Sibilla Persica nella volta della Cappella Sistina, Vaticano

Michelangelo Buonarroti: Volta della Cappella Sistina, particolare della sibilla Persica, Vaticano

Michelangelo: la sibilla Persica nella volta della Cappella Sistina.
Michelangelo: la sibilla Persica nella volta della Cappella Sistina , anno 1511, 400 x 380 cm. Vaticano

Sull’opera

La sibilla Persica è un affresco di Michelangelo Buonarroti, realizzato intorno al 1511-12, misura 400 x 380 cm. e appartiene alla decorazione della volta della Cappella Sistina in Vaticano. La composizione raffigurante la veggente fu commissionata da papa Giulio II.

Michelangelo - Volta della Cappella Sistina, particolare della sibilla Persica, Vaticano
Michelangelo Buonarroti: Volta della Cappella Sistina, particolare della sibilla Persica, anno 1511, 400 x 380 cm. Vaticano

Il Vasari parlò della sibilla Persica e ne mise in evidenza la miopia e la sua la “vecchiezza”. Altri aggiunsero  anche una significativa gibbosità. In questa composizione gli Assistenti sono vestiti e ciò apparve come fatto straordinario, “eccezionale” (Michelet, 1876). Gli assistenti vestiti si ritrovano anche nella composizione del  profeta Geremia.

Storia

Nel decorare il soffitto della Cappella Sistina, l’artista procedette dalle campate prossime alla porta d’entrata. Questa veniva generalmente aperta in occasione della settimana santa e per i solenni ingressi del papa con il suo seguito, spesso in processioni che si spingevano fino alla campata sopra l’altare.

Il presente riquadro, che appare in corrispondenza della settima campata, a partire dalla porta d’entrata, appartiene al secondo blocco, realizzato sul secondo ponteggio tra l’autunno del 1511 e quello del 1512.

Descrizione

La sibilla è immersa nella lettura del libro di profezie che tiene molto vicino agli occhi. Le sue braccia sono possenti, il cromatismo delle sue vesti è acceso ed i chiaroscuri,  ben distribuiti, conferiscono luminosità a tutta la composizione.

Dal punto di vista dell’anatomia, la sibilla Persica ha un fisico erculeo e vigoroso, concetto questo, assai caro a Michelangelo e spesso riprodotto nella volta della Cappella Sistina.

Prima del grande restauro presentava delle piccole parti rifatte nella zona inferiore.

Michelangelo la raffigura come un’anziana donna dalla schiena ricurva, su cui spicca una vistosa gobba. La veggente è intenta a decifrare con grande impegno il libro delle profezie, che mantiene con fatica assai vicino agli occhi. Essa pare volgersi, oltre la pagina destra del libro, verso la parete, col volto in un profilo abbastanza “scorciato”, in ombra come pure il petto, mentre parti delle vesti sono fortemente colpite dalla luce.

Ai suoi lati appaiono due coppie di putti-cariatide, mentre sulla sinistra due giovani assistenti, di cui quello nel piano superiore si copre con un manto rosso acceso.

Il violento cromatismo delle vesti della Persica, insieme al forte contrasto chiaroscurale, conferisce grande luminosità a tutto il contesto, mettendo in risalto ogni dettaglio della figura.

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