Michelangelo Buonarroti: Ignudi della cappella sistina
serie opere n° 2 – Ai dipinti di Michelangelo
Gli Ignudi
Gli ignudi di Michelangelo sono venti, hanno dimensioni che variano dai 150 ai 180 cm. ed il loro compito è quello di reggere – sempre in coppia – festoni vegetali e grandi Medaglioni, stando assisi su cubi di marmo che sormontano i troni dei Veggenti.
I Medaglioni sono 10 ed hanno differenti diametri che variano di pochi centimetri l’uno dall’altro. Il più piccolo è 130 cm. mentre il più grande misura 140.
Questi sono variamente disposti in rapporto al tema con le Storie bibliche, con gli episodi scolpiti nel primo girone del Purgatorio di Dante, con le scene descrittive raffigurate sulle pareti della Cappella Sistina o con il culto per l’Ostia nutrito dall’attuale papa, Giulio II (1443 – 1513).
I soggetti vengono riportati secondo la tesi interpretativa di Steinmann, risultata come quella attendibile; mentre per le particolarità tecniche la fonte è quella del Tolnay.
COPPIA DI IGNUDI SUL GIOELE
Sopra è raffigurato il particolare dell’ignudo di sinistra della coppia sul profeta Gioele. Qualificato dai primi interpreti per la virile meditazione.
Nell’altro ignudo – non riportato nella presente pagina – sono state evidenziate alcune affinità con un famoso nudo realizzato da Luca Signorelli (1445-1523) nella Morte di Mosè, anch’esso custodito nella Cappella Sistina.
IL MEDAGLIONE TENUTO DAGLI IGNUDI
In questo medaglione viene raffigurato il cadavere di re Joram che viene gettato fuori dal carro da Bidgar (Re II, IX 21 ss). L’ideazione della scena e forse anche gran parte della realizzazione è di Michelangelo. Certo è il suo non “intervento” sulla figura di re Joram.
La coppia degli Ignudi