Masaccio: Polittico di Pisa – San Paolo
Sull’opera: “Polittico di Pisa: San Paolo” è un dipinto del Masaccio, realizzato (con aiuti) nel 1426 impiegando la tecnica a tempera su tavola, misura 51 x 30 cm. ed è custodito nel Museo Nazionale di Pisa.
La composizione reca sul retro del suo ligneo supporto la scritta seicentesca: “Opus Masaccij a Castro S. Johannis vallis arnis…..”. Il Cavalcaselle (1864) l’attribuì ad un discepolo del Masaccio, ma nel 1883, cambiando idea, ipotizzò Andrea di Giusto, abbassando di conseguenza la pregevolezza dell’opera.
Il Bode (1901), il Poggi (1903) ed il Mesnil (1927) sottoscrissero tale attribuzione, accettandone anche la derivata svalutazione qualitativa. Tutto questo durò fino al 1895 quando lo Schmarsow, a cui seguirono altri grandi studiosi di storia dell’arte come Adolfo Venturi (1911), O.H.Giglioli (“Fra Filippo Lippi“, 1921), Van Marle (1928), Lindberg (1931), Mario Salmi (“Scuola Normale Superiore di Pisa”, 1932) ecc., lo rivendicò al Masaccio.
Non vi sono testimonianze certificanti che l’opera fosse appartenuta al polittico di Pisa, ma lo stile, il collegamento con il Sant’Andrea – anch’esso posto in forte relazione con lo stesso polittico – e la provenienza da Pisa, lasciano presupporre che l’opera avesse fatto parte del grande e pregiatissimo complesso.
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