Francesco Hayez: (Venezia, 10 febbraio 1791 / Milano, 21 dicembre 1882)
![Autoritratto a sessantanove anni, 124 x 97, Galleria degli Uffizi, Firenze](https://www.frammentiarte.it/wp-11-15/wp-content/uploads/2016/02/dal Gotico/Hayez opere/00-hayez-autoritratto-234x300.jpg)
Pagine correlate: Le altre opere di Hayez – La critica su Hayez – Gli scritti di Hayez – Pittori lombardi A – F – Pittori Lombardi G – Z – Bibliografia.
Biografia dell’artista
![Francesco Hayez: Il bacio](https://www.frammentiarte.it/wp-11-15/wp-content/uploads/2016/02/dal Gotico/Pittori lombardi opere/1-francesco-hayez-il-bacio-239x300.jpg)
Francesco Hayez: nato da padre francese e avviato all’arte pittorica da uno zio antiquario che voleva fare di lui un restauratore di quadri, Francesco studiò sotto il Maggiotto, il Querena ed il Matteini. Vinse, a diciotto anni, il “Pensionato di Roma”, un concorso indetto dall’Accademia (dove conobbe esponenti del neoclassicismo), ed a ventuno, il Gran Premio di Brera con il “Laocoonte” (Milano, Accademia di Brera).
Hayez storico-romantico
Verso il 1820 divenne un po’ il portabandiera dei romantici milanesi con il dipinto “Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri a Pontremoli”, esposto alla mostra di Brera (Milano, Raccolta Barbiano di Belgioioso), e nel 1822 si stabilì a Milano, sostituendo sino al 1825 il Sabatelli nei corsi di Brera e succedendogli nella cattedra di pittura nel 1850.
![I vespri siciliani, cm. 150 x 200, proprietà privata, Milano](https://www.frammentiarte.it/wp-11-15/wp-content/uploads/2016/02/dal Gotico/Hayez opere/07-hayez-i-vespri-siciliani-300x234.jpg)
Nei quadri storico-romantici l’artista si mantenne fedele ai precetti accademici ed alla composizione neoclassica immersa nella malinconica luce del chiuso dello studio: “I vespri siciliani” (Roma, Galleria Nazionale di Arte Moderna), “Ultimo bacio di Giulietta e Romeo” (Tremezzo, Villa Carlotta), “I profughi di Parga” (Brescia, Pinacoteca), “Ultimi giorni di Marin Faliero”, “Donna alla finestra dell’harem” ed il celebre “Bacio” (Milano, Brera).
Hayez ritrattista
![Ritratto di Alessandro Manzoni, cm. 117 x 91, Pinacoteca di Brera, Milano.](https://www.frammentiarte.it/wp-11-15/wp-content/uploads/2016/02/dal Gotico/Hayez opere/31-hayez-alessandro-manzoni-225x300.jpg)
Pittore notevole, Francesco Hayez, si rivelò soprattutto nei ritratti con modelli di virile dignità o di femminile gentilezza, in cui la finezza di una analisi psicologica trattenuta da pudore e bonomia si specchia nella sottigliezza dei paesaggi chiaroscurali e coloristici, come: “Teresa Borri Manzoni” (Milano, Brera), “Matilde Juva Branca” (Milano, Galleria d’Arte Moderna) “Susanna tra i vecchioni” (Milano, Collezione Privata) o di “Alessandro Manzoni”, di “Antonio Rosmini” (Milano, Brera) e di altri personaggi come Gioacchino Rossini, Ugo Foscolo, Massimo D’Azeglio e Cavour, ai quali, si aggiungono quelli più intensamente romantici, di molti bambini del suo tempo: “Giulio Vigoni” (Milano, Raccolta privata), “Antonietta Negroni Prati Morosini” (Milano, Galleria d’Arte moderna), “Luisa Negroni Prati Morosini (Arcore, Raccolta Casati) o il “Quadro di Famiglia” (Milano, Brera).
Hayez e la rinascita della pittura lombarda
Forse, più che ad ogni altro pittore, a Francesco Hayez va il merito della rinascita della pittura lombarda agli inizi dell’ Ottocento con i vari soggetti di pittura storica, ritrattistica e vedutismo, riemergente così, dopo il decadimento in cui era giunta alla fine del secolo precedente.