Guido Reni: Il ratto di Elena (Louvre)
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Sull’opera: “Il ratto di Elena” è un dipinto autografo di Guido Reni realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1631, misura 253 x 265 cm. ed è custodito a Parigi nel Museo del Louvre.
L’opera venne commissionata al Reni dal conte di Onate, l’ambasciatore spagnolo che si trovava a Roma tra il 1626 e il 1628 (molto probabilmente in coincidenza con il periodo del soggiorno romano dell’artista del 1627) e venne portata a termine nel 1631, dopo il ritorno del pittore a Bologna.
Nell’anno seguente fu pubblicato il primo fra i tanti scritti elogiativi sul dipinto (fonte, Catalogo della mostra di Bologna, 1954). Più tardi il Ratto di Elena fu trasferito a Roma per essere esposto nel palazzo Barberini e poi nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli.
Le trattative per l’acquisto dell’opera tra il Reni ed il nuovo ambasciatore, nella persona del cardinale Borgia, non furono affatto facili e sbrigative a causa di dettagli che complicarono la vicenda a tal punto da far intervenire il cardinale Spada come mediatore; si risolse la situazione orientandosi nel vendere l’opera a Maria de’ Medici, regina di Francia. Ma per la sfortunata fuga della regina, l’opera passò nelle mani di Monsieur de la Vrillière, che la tenne fino a Parigi, nel suo palazzo, sino 1789. Il dipinto è considerato all’unanimità dagli studiosi di storia dell’arte come tipica testimonianza di una serena espressività, che si riscontra spesso nelle ultime composizioni del Reni, tra le quali Davide e Abigail e la Lucrezia.
Particolari dell’opera
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