Le bianche scogliere di Rugen di Caspar David Friedrich

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Caspar David Friedrich: Le bianche scogliere di Rugen

Caspar David Friedrich: Le bianche scogliere di Rugen
Caspar David Friedrich: Le bianche scogliere di Rügen, cm. 90 x 70, Fondazione Reinhart, Winterthur.

Sull’opera: “Le bianche scogliere di Rugen” è un dipinto autografo di Caspar David Friedrich realizzato con tecnica a olio su tela nel 1818, misura 90 x 70 cm. ed è custodito presso la Fondazione Reinhart a Winterthur. 

La prima volta che l’opera venne menzionata (Eberlein, “Friedrich der Landschaftsmaler’, in Genius II) risale al 1920, quando fu vista presso la collezione Freund a Berlino, non ancora attribuita a Friedrich ma a Carl Blechen (Cottbus, 1798 – Berlino, 1840).

Prima del 1932 pervenne alla Fondazione Reinhart di Winterthur.

Secondo gli studiosi di storia dell’arte è probabile che la cronologia sia da inserire nel periodo che seguì immediatamente il viaggio di nozze dell’artista, compiuto a Greifswald e a Rügen nel bimestre luglio-agosto del 1818.

I personaggi raffigurati sono molto probabilmente la moglie del pittore (a sinistra), suo fratello Christian (al centro) e lo stesso Friedrich: Lo strapiombo è quello di Stubbenkammer con – sulla sinistra – il Feuerregenfelsen.

Per quel che riguarda il significato allegorico, l’atteggiamento della figura al centro, intenta carponi ad ispezionare il terreno, può essere inteso  come manifestazione di umiltà e sopportazione (si noti il cilindro tolto dal capo, indice di umiltà).

Altri studiosi ipotizzano che lo stesso personaggio stia incarnando invece l’attaccamento alla vita terrena nonostante il suo mantello di colore blu (simbolo della Fede) suggerisca un collegamento con il cielo, e quindi con il Divino.

L’abito della donna, in rosso acceso,  simboleggia l’Amore (per altri, la Carità). La terza figura, che ha lo sguardo fisso verso l’orizzonte, allude verosimilmente alla Speranza. I tre personaggi dovrebbero quindi assumere la valenza  delle tre virtù cardinali del cristiano.

Furono impiegati per questo dipinto uno studio dal vivo, datato 11.08.1815, ed un disegno datato 06.08.1818, entrambi custoditi ad Oslo.

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