Pietro Cavallini: Natività della Vergine (Santa Maria in Trastevere)
Sull’opera: “Natività della Vergine” è un mosaico autografo di Cavallini custodito nella Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma.
Nella composizione in esame, oltre ai delicati ma efficaci contrasti di luce e di colore, si riscontrano i due motivi che più di ogni altra cosa colpiscono l’occhio dell’osservatore. Il primo è lo sfondo propriamente bizantino, che affiora nei vari elementi, fondamentalmente tradizionali e privi di movimento.
Il secondo è dato dalle figure in primo piano – soprattutto S. Anna e la servente con la Vergine in braccio – i cui panneggi creano conflitto tra colori e forme, rendendo quest’ultime tozze e mancanti di profondità di scorcio (si noti a tal proposito le gambe tozze della donna con la Bambina in collo e quelle, un po’ meno goffe, di S. Anna).
A questi motivi se ne possono aggiungere altri non certamente meno importanti, tra cui si sottolinea il rapporto costituito fra le architetture del fondo e la scena che si svolge in primo piano: un nesso assai forte, implicante un nuovo modo di ottenere voluminosità e dilatazione spaziale che, se non può essere considerato quello “prospettico”, potrebbe comunque scalfire il formalismo ieratico della pittura bizantina.