Annibale Carracci: Cristo in gloria e Santi (Pitti)
Sull’opera: “Cristo in gloria e santi” è un dipinto autografo di Annibale Carracci realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1597, misura 1598 cm. ed è custodito a Palazzo Pitti (Firenze).
Storia: Non si sa nulla del dipinto in esame fino al 1937, anno in cui Rusconi ne parla come proveniente dalla collezione del principe Ferdinando de’ Medici, inventariato come autografo di Annibale Carracci.
Alcuni critici di rilievo che hanno citato il dipinto: Voss, Mahon (1957), Mahon (1957), Posner (1971), Borea (1975).
Il tema: I santi raffigurati sono: in alto, alla destra di Gesù, Pietro, dall’altra parte, Giovanni Evangelista; in basso, procedendo da sinistra, Maria Maddalena, Erminigildo martire ed Edoardo d’Inghilterra; all’estrema destra, in basso, Odoardo Farnese in orazione assistito dal suo santo protettore (Edoardo); al centro gli storpi.
Ipotesi di cronologia: Dalle considerazioni storico-stilistiche degli studiosi di storia dell’arte Mahon (1957) e Posner (1971) vengono rafforzate le ipotesi di datazione in coincidenza ai primi lavori per la decorazione della Galleria Farnese (1597-98). Più tardi, il Borea (1975) sarà pienamente d’accordo con tali ipotesi.
Frammenti critici: Il Voss, collega il “saldo impianto strutturale” al “penetrante legame psicologico” evidente tra i personaggi”.
Ascendenze: pittura romana (primo soggiorno a Roma), pittura del Correggio
Studi preparatori: Uno studio, custodito nel Museo del Louvre, è da mettere in relazione con una fase precoce di elaborazione (Posner). Uno studio preparatorio riguardante la zona superiore è custodito nel Musée Wicar di Lilla