Carpaccio: La disputa nel sinedrio (Brera)
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Sull’opera: “La disputa nel sinedrio” è un dipinto autografo di Carpaccio, appartenente al “Ciclo di S. Stefano”, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1514, misura 147 x 172 cm. ed è custodito nella Pinacoteca di Brera a Milano.
La firma del Carpaccio e la data sono riportate sui due pilastri frontali con le rispettive scritte: “VICTOR / CARPATHIVS / FINXIT” e “M/D.XIIII.”.
La disputa fra il diacono (S. Stefano) e i saggi ebrei si svolge in un aperto loggiato che certamente richiama quelli veneti dello stesso periodo. Stefano s’inserisce nella discussione in modo drastico, apparendo improvvisamente da sinistra con braccia protese in atto di farsi ascoltare (fonte: Zampetti).
I dottori, tutti con ricchi abiti orientali, certamente proprietari dei volumi appoggiati ai gradini, si trovano a dover assistere all’improvvisa scena (taluni l’avvicinano alla “Visione di sant’Agostino”).
Fuori dal loggiato, dietro ed a destra di esso, altri personaggi – in abito veneziano – vengono distolti dai loro dialoghi: trattasi chiaramente di confratelli appartenenti alla Scuola.
In secondo piano, un ampio prato, come nei due ‘teleri’ precedenti, e sullo sfondo spiccano maestose le architetture, le quali richiamano, allo stesso tempo, classicità ed orientalismo.