Michelangelo Merisi: La Vocazione di S. Matteo
Sull’opera: “La Vocazione di S. Matteo” è un dipinto autografo di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, realizzato con tecnica a olio su tela tra gli anni 1599 e 1600, misura 322 x 340 cm. ed è custodito nella Cappella Contarelli della chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma.
La struttura compositiva della presente composizione ha soltanto due piani paralleli che praticamente dividono in due la tela: la parte superiore senza scene è occupata soltanto dalla finestra, mentre nella parte inferiore, leggermente più ampia, è raffigurata la scena in cui Gesù indica San Matteo per chiamarlo all’apostolato.
La luce, che in questa opera ha un grande significato simbolico della Grazia che penetra nel Santo, non proviene dalla finestra posta frontalmente ma da altra fonte laterale ad essa. Sono illuminate anche le spalle del Cristo e parte del viso dell’altra figura, entrambi situati in piena ombra. Altri colpi di luce sono visibili sulle gambe che si trovano sotto il tavolo.
Sono state eseguite delle radiografie ed è risultato che nella prima versione non c’era la figura di San Pietro, la quale fu aggiunta in un secondo tempo.
Questa risulta essere la prima volta di un esposizione pittorica sacra nella quale compaiono note realistiche: la scena delle figure attorno al tavolo, vestite come i suoi contemporanei, richiama ambienti con tipiche riunioni di osteria frequentate dal Caravaggio.