Sandro Botticelli: Storie di Lucrezia
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Sull’opera: “Storie di Lucrezia” è un dipinto di Alessandro Filipepi detto il Botticelli, realizzato (con aiuti) nel 1500 impiegando la tecnica a tempera su tavola, misura 80 x 178 cm. ed è custodito nell’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston.
La tematica è tratta da Livio e da Valerio Massimo, dove si narra la leggenda di Lucrezia, moglie di Collatino, che dopo essere stata violentata da Sesto, figlio di Tarquinio il Superbo, si uccise, innescando così l’irreversibile rivolta che portò alla soppressione della monarchia romana.
Nella composizione, sulla sinistra (non visibile nel particolare centrale di questa pagina) Lucrezia cerca di porre resistenza a Sesto o a Tarquinio il Superbo; nel fregio sopra l’arco, viene narrata la storia di Giuditta: A destra (non visibile nel particolare centrale), è raffigurato il suicidio di Lucrezia dopo l’oltraggio subìto; nel fregio sopra l’arco, si narra l’impresa di Orazio Coclite.
Al centro (particolare centrale della composizione), Bruto mostra il corpo della suicida ai soldati, fomentando la rivolta. Nella fascia dell’arco trionfale, in un vasto fregio, coperto parzialmente da quattro colonne, sono raffigurati gli episodi di Curzio e di Muzio Scevola.
Prima di pervenire a Boston l’opera apparteneva alla collezione inglese Ashburnham.
Nel 1893-94 fu esposta a Londra come opera autografa del Botticelli; poco più tardi fu trasferita all’odierna sede