Il Botticelli: Sant’Agostino nello studio (Uffizi)
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Sull’opera: “Sant’Agostino nello studio” è un dipinto autografo di Alessandro Filipepi detto il Botticelli, realizzato con tecnica a tempera su tavola nel 1495, misura 41 x 27 cm. ed è custodito nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
La piena autografia è accolta all’unanimità dagli studiosi di Storia dell’arte, con l’eccezione di Lionello Venturi che ci legge una collaborazione con miniatori come Monte di Fora e Gherardo.
Da documentazioni certe (identificato in una citazione del Vasari che l’attribuiva a Filippo Lippi, ed in una nota di lode del Borghini del 1584) che lo descrivono, si sa che il dipinto apparteneva a Bernardo Vecchietti la cui famiglia, una fra le più note ed importanti del Medioevo, era famosa per le sue torri ed i suoi lussuosi palazzi.
L’opera, le cui tracce si perdono per tutto il Seicento e parte del Settecento, riappare presso la Collezione Ignazio Hugford a Firenze e poi nella Raccolta di Piero Pieralli il quale, nel 1779, la vendette all’attuale sede.
Per quanto riguarda la cronologia, il periodo proposto è generalmente l’ultimo decennio del Quattrocento, prorogato, tutt’al più, all’anno 1500.
Sulla parete di fondo, in alto, si può osservare un lodevole tondo in monocromia di una “Madonna col Bambino”, mentre in basso, ai piedi del santo, si trovano alcuni appunti stracciati e penne d’oca, non più adatte a scrivere, sparse in un “ordinato disordine”‘