Antonello da Messina: L’Annunciazione (Siracusa)
Sull’opera: “L’Annunciazione” è un dipinto autografo di Antonello da Messina, realizzato con tecnica a olio su tavola (attualmente trasportato su tela) nel 1474, misura 180 x 180 cm. ed è custodito nel Museo Nazionale di Siracusa.
La tavola venne realizzata su commissione (23 agosto 1474) di Giuliano Manjuni, sacerdote della chiesa di Santa Maria Annunciata a Palazzolo Acreide, per l’altar maggiore.
Sul contratto erano scritte le condizioni che imponevano la consegna dell’opera entro il seguente mese di novembre, ed indicavano che, oltre alle immagini della Vergine annunziata e dell’Angelo annunciante “cum casamento”, dovevano l’ “Eterno” e una predella “cum fuglachi et armi”, di cui non si hanno mai avute notizie.
La pala fu rimossa dall’altar maggiore e trasferita su un altare lungo una parete umida della stessa chiesa. Fu questa la causa del precario deperimento della pregiata composizione.
Nel 1906 fu acquistata dallo Stato che provvide subito ad a un primo restauro e poi al trasporto della stesura pittorica dalla tavola alla tela, che purtroppo – male eseguito – finì con il danneggiare ulteriormente il dipinto (in particolare le velature delle mani e del viso della Vergine).
Il dipinto subì altri due restauri (1914 – 1940) ad opera del Cavenaghi per conto dell’Istituto centrale di Roma.
Durante l’intervento del 1940 riapparvero alcuni particolari della piccola immagine inginocchiata del donatore (sulla destra, dietro la colonna), il corpo, la testa e un braccio appena accennato.
Ai piedi della Vergine annunziata si possono ancora distinguere una ceramica Malines blu, o siculo-moresca, e un tappeto anatolico a disegni selgiuchidi stilizzati.