Pagine correlate alle opere di Cimabue: Elenco delle opere – La biografia e vita artistica di Cimabue – Il periodo artistico – La critica a Cimabue – La scuola romana 1 – La scuola romana 2 – Bibliografia.
Cimabue approntava i suoi lavori stabilendo un soffice chiaroscuro delle immagini sul gesso del supporto di tavola. Su questo approntamento – a base di lacca bianca, nero e bruno – egli stendeva colore con velature lasciando al gesso stesso nel supporto di tavola la funzione di bianco, che in seguito vi aggiungeva le velature (da rosa, op. cit., 73, 79).
Vasari riferisce che tutte le opere che appartengono Giotto e alla sua scuola, rivelano la stessa tecnica di Cimabue nel lavorare l’insieme a bianco e nero e poi dargli la colorazione.
Alcuni dipinti di Cimabue
Tutte le foto rappresentate nella presente pagina sono state scattate prima del devastante terremoto di Assisi, che relativamente all’artista in esame, frantumò la figura di San Matteo, sulla volta dei “Quattro Evangelisti” (prima campata). Il “S. Matteo” fu ricomposto con l’aiuto di un sofisticato programma configurato ad hoc dai professori di informatica dell’Università La Sapienza di Roma.
Crocifisso, cm. 336 x 267, Chiesa di San Domenico, Arezzo.
I “Quattro Evangelisti: San Marco, San Matteo, San Luca e San Giovanni, (particolari), cm. 450 x 900 (ciascuna raffigurazione), Chiesa superiore di San Francesco (volta centrale del transetto), Assisi.
La visione del trono e il libro dei sette sigilli, cm. 350 x 300, Chiesa superiore di San Francesco (transetto sinistro, Assisi).
Altre opere di Cimabue
Crocifissione di San Pietro, 350 x 300, Chiesa superiore di San Francesco (transetto destro), Assisi).
Cristo Apocalittico (particolare di un assieme di 350 x 300 cm.), Chiesa superiore di San Francesco (transetto sinistro), Assisi.
Madonna con il Bambino, in trono, con otto angeli, quattro profeti, cm. 385 x 223, Galleria degli Uffizi di Firenze.