Lorenzo Credi (1459/1460 – 1537)
Biografia e vita artistica di Lorenzo Credi
Lorenzo di Credi dalle Vite di Vasari: “Mentre che maestro Credi, orefice ne’ suoi tempi eccellente, lavorava in Fiorenza con molto buon credito e nome, Andrea Sciarpelloni acconciò con esso lui, acciò imparasse quel mestiero, Lorenzo suo figliuolo, giovanetto di bellissimo ingegno e d’ottimi costumi. E perché quanto il maestro era valente et insegnava volentieri, tanto il discepolo apprendeva con studio e prestezza qualunche cosa se gli mostrava …”
Lorenzo discepolo del Verrocchio insieme a Leonardo
Lorenzo di Credi fu discepolo, insieme a Leonardo e Perugino, di Andrea del Verrocchio. Questi, che prima di morire lo nominò suo diretto erede, gli lascio la piena gestione della bottega quando partì per il soggiorno a Venezia ove doveva realizzare la statua equestre del Colleoni.
Il trasferimento di Lorenzo Credi a Venezia
Dalla città lagunare il Verrocchio non fece mai più ritorno a Firenze e morì nel 1488, prima che il bronzo del pregiato gruppo fosse stato fuso. La salma fu fatta rientrare, per l’appunto, dal suo allievo, Lorenzo Credi. Dal Verrocchio Lorenzo apprese lo stile finito, basato su tratti precisi e decisi, modi che influenzarono anche il suo illustre condiscepolo Leonardo.
Più tardi – e non poteva avvenire diversamente – le parti si invertirono, per cui e fu il Credi ad approvare e raccogliere lo sfumato e le varie sottigliezze di Leonardo da Vinci.
La realizzazione della Madonna della piazza ed altre importanti commissioni
Per la bottega verrocchiana l’artista realizzò la “Madonna di Piazza” nella Cattedrale di San Zeno a Pistoia, una tecnica a tempera su tavola commissionata al Verrocchio e portata a compimento con la collaborazione di altri allievi, tra cui certamente Pietro Perugino e forse anche Leonardo (di cui si ipotizza abbia eseguito la tavoletta della predella con l’Annunciazione, più volte però assegnata allo stesso Lorenzo.
Tra le opere giovanili si possono inserire il tondo con l’ “Adorazione del Bambino” (Fondazione Querini Stampalia a Venezia) e la “Madonna col Bambino” (Galleria Sabauda di Torino). Altre opere del Credi sono la “Madonna e santi” (1493, Museo del Louvre) e l’ “Adorazione dei pastori” (Uffizi, Firenze).
Tali dipinti sono considerati dagli studiosi come i migliori in assoluto della sua produzione, nei quali sono ancora presenti gli influssi della pittura verrocchiesca, integrata dalle sfumate morbidezze di Leonardo e, una particolare cura del dettaglio di stampo nordico.
I rifacimenti del Credi alla Pala di Fiesole
Nel soggiorno a Fiesole, invece, l’artista eseguì significativi rifacimenti alla “Pala di Fiesole”, la prima delle tre composizioni di Beato Angelico per gli altari della chiesa di San Domenico: trattasi della raffigurazione delle parti architettoniche, del baldacchino dietro al sacro gruppo, della paesaggistica sullo sfondo e dell’ampliamento della pavimentazione.
Nella Pieve di San Piero a Sieve attualmente si trova una tavola con raffigurata una “Madonna col Bambino” a lui assegnata.
Il rifiuto di Lorenzo Credi alle commissioni a soggetto profano
Intorno alla fine del secolo Lorenzo divenne seguace di Savonarola e rifiutò tutte le commissioni di tema profano. Nel periodo maturo della sua attività artistica guardò anche alla pittura del giovane Raffaello, di Fra’ Bartolomeo e del Perugino. Appartengono a questo periodo l’ “Annunciazione” di Cambridge la “Crocifissione” del Museo di Gottinga (Bassa Sassonia).
Le opere principali di Lorenzo di Credi:
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Madonna di Piazza (dalla bottega del Verrocchio), anno 1474-1486 circa, cattedrale di San Zeno, Pistoia.
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Annunciazione (alcuni studiosi l’attribuiscono a Leonardo da Vinci), anno 1475-1478 circa, tecnica a tempera su tavola, 16 × 60 cm., Musée du Louvre, Parigi.
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Madonna Dreyfus (forse una copia da Leonardo), anno 1475-1480 circa, tecnica a olio su tavola, anno 16,5 x 13,4 cm., National Gallery of Art, Washington.
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Adorazione del Bambino, anno 1480 circa, diametro 27 cm., Fondazione Querini Stampalia, Venezia.
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Annunciazione, anno 1480-85 circa, olio su tavola, 88 x 71 cm., Galleria degli Uffizi, Firenze.
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Ritratto di Caterina Sforza o Dama dei gelsomini, anno 1485-1490 circa, Pinacoteca civica, Forlì.
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Sacra Famiglia, anno 1490 circa, tavola di pioppo, 37 x 27 cm., Gemäldegalerie, Dresda.
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Madonna col Bambino tra i santi Giuliano e Nicola, anno 1490-92, tavola, 163 x 164 cm., Musée du Louvre, Parigi.
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Venere, anno 1493-1494 circa, olio su tela, 151 x 69 cm., Galleria degli Uffizi, Firenze.
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Adorazione del Bambino con san Giovannino, anno 1500-1505 circa, tecnica a tempera su tavola, diam. 115 cm., Museo Horne, Firenze.
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Ritratto di Pietro Perugino (assegnazione contesa con Raffaello Sanzio), anno 1504 circa, tecnica a olio su tavola, 51 x 37 cm., Galleria degli Uffizi, Firenze.
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Ascensione della Maddalena, anno 1510 circa, tecnica a tempera su tavola, 51 x 38 cm., Museo Cristiano, Esztergom.
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Adorazione dei pastori, anno 1510 circa, olio su tavola, 224 x 196 cm., Galleria degli Uffizi, Firenze.
Bibliografia:
Elisabetta Nardinocchi (a cura di), Guida al Museo Horne, Edizioni Polistampa, Firenze, 2011.
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