La “Computer art” raggruppa tutte le forme d’arte ottenute attraverso articolate elaborazioni digitali. Perciò il semplice impiego del computer per elaborare testi o filmare scene di qualsiasi tipo (anche artistiche) non viene considerato Arte digitale, in quanto il mezzo impiegato ha il solo scopo di registrare ed immagazzinare dati.
I padri della Digital art, nata nel 1950, sono l’americano Ben Laposky ed il tedesco Manfred Frank – entrambi matematici, programmatori ed amanti della grafica – che non avendo allora a disposizione il p.c. lavorarono con tecniche alquanto diverse da quelle attuali. Infatti Ben Laposky dovette programmare una funzione matematica per ottenere un risultato grafico e poi impiegare l’oscilloscopio per modificarne la proiezione generata.
I primi lavori si rifacevano al Costruttivismo ed al razionalismo della Scuola Bauhaus.
Oggi la Digital art viene generata esclusivamente dai computer (compreso il comune p.c. casalingo) partendo da una qualsiasi sorgente come, ad esempio, la semplice scansione di un’immagine o la registrazione di un brano musicale.
Con l’ausilio di sofisticatissimi software di grafica – che prevedono anche l’impiego virtuale di matite, pennelli, colori e qualsiasi altro impensabile strumento di lavoro – è possibile dare sfogo alla propria creatività su ogni forma d’arte (grafica, foto, filmati, musica ..), anche quella tridimensionale.