Lo Spazialismo nasce con il “manifesto Blanco” sottoscritto a Buenos Aires nel 1946 da Lucio Fontana, dai suoi allievi dell’accademia Altamira e da alcuni suoi amici.
L’anno successivo, a Milano, lo Spazialismo si costituisce in movimento artistico ed il suo linguaggio espressivo guarda con interesse al progresso tecnologico.
Questo movimento tende dunque a trovare una forma espressiva che consente di uscire dai limiti degli strumenti tradizionali.
Vuole anche sorpassare gli spazi angusti del Nuovo Realismo e dell’astrazione geometrica.
Pittori che aderiscono allo Spazialismo: Gianni Dova, Roberto Crippa, Cesare Peverelli, Tancredi, Giuseppe Capogrossi, Alberto Burri.