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Il pittore naïf (dal francese il termine naïf significa “ingenuo”) è un artista che non ha frequentato nessuna scuola d’arte, tantomeno accademie.
Il quadro naïf è perciò caratterizzato principalmente dalla semplicità delle forme e dall’assenza di quegli elementi che generalmente siamo abituati a vedere nei comuni dipinti.
Il termine “naïf “ lascia intendere, irragionevolmente, che a sostegno di questo strano ma assai garbato stile pittorico ci sia un’accademia, o qualcosa di simile, e che venga sviluppato da un certo “manierismo educato” di fare arte: non è così.
Questa corrente artistica è caratterizzata esclusivamente dal modo in cui viene rappresentata la composizione.
In pratica possiamo affermare circa l’esistenza di scuole e raggruppamenti di artisti naïf, che con il loro impegno mantengono vivo questo simpatico modo di fare arte.
Con il tempo lo stile naïf è stato accettato dal grande pubblico … e criticato anche positivamente.
Ciò che distingue lo stile naïf dalle altre forme artistiche, come già sopra accennato, è quello strano rapporto tra le qualità formali che si riscontrano nell’opera, derivate dalla difficoltà – talvolta per incapacità dell’artista ma spesso dovuta alla ricerca di una migliore semplificazione, dettata comunque dal sentimento e poco dalla ragione – nel comporre impiegando illogici parametri prospettici che rendono eleganti ed insolite tali rappresentazioni. Queste ultime sono perciò caratterizzate da un efficacissimo impiego degli schemi, da una coloristica non troppo curata, dalla semplicità delle forme e da una prospettiva variabilissima che mai risponde alle regole accademiche.
Con il passare del tempo quest’arte è diventata molto popolare abituando così il fruitore a quelle strane visioni, tanto che molti esempi, una volta considerati naïf, oggi potrebbero essere definiti “pseudo-naïf”.
In ordine alfabetico (cognome e nome) si riportano i principali artisti naïf italiani:
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Carmelina Alberino (1920 – 2004).
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Maria Andruszkiewicz (1891 – ?).
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Enrico Benassi (1902 – 1978).
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Ferruccio Bolognesi (1924 – 2002).
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Bruno Bricoli (1926 – 1986).
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Mario Colombo (1907 – ?).
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Gino Covili (1918 – 2005).
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Antonio Fason (1902 – 1985).
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Antonino Mancuso Fuoco (1921 – 1996).
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Francesco Galeotti (1920 – 2011).
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Pietro Ghizzardi (1906 – 1986).
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Rosario Lattuca (1925 – 1999).
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Antonio Ligabue (1899 – 1965).
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Orneore Metelli (1872 – 1938).
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Bernardo Pasotti (1911 – 2003).
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Alceo Poltronieri (1924 – 1995).
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Norberto Proietti (detto Norberto) (1927 – 2009).
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Bruno Rovesti (1907 – 1987).
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Carlo Sartori (1921 – 2010).
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Udo Toniato (1930 – 2011).
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Claudia Vecchiarelli (1978) – 2009).
Principali artisti italiani, ancora viventi, assai conosciuti sono:
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Brenno Benatti (1948).
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Elena Guastalla.
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Francesco Maiolo (1940).
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Antonino Mancuso Fuoco (1921 – 1996).
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Giuliano Zoppi