Sette opere di misericordia di Michelangelo Merisi
Descrizione e storia dell’opera
Sull’opera: “Sette opere di misericordia” è un dipinto realizzato tra il 1606 ed il 1607 con la tecnica ad olio su tela, misura 390 x 260 cm. ed è custodito a Napoli nella Chiesa del Pio Monte della Misericordia.
La composizione in esame fu commissionata dalla stessa congregazione del Pio Monte alla quale era iscritto anche Luigi-Carafa-Colonna (lo stesso presupposto committente della Madonna del Rosario.
Le stette opere di beneficenza
Nel dipinto sono raffigurate le sette opere di misericordia
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Seppellire i morti: È raffigurato sulla destra il trasporto di un cadavere di cui si vedono soltanto i piedi nudi.
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Visitare i carcerati: Cimmone condannato a morte per i morsi della fame in galera fu nutrito dal latte della figlia Pero e poi graziato proprio per questa ragione.
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Dar da mangiare agli affamati: comprende la stessa raffigurazione del carcerato alimentato dalla figlia.
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Vestire gli ignudi: L’immagine di un cavaliere (in questo caso un San Martino di Tours) che offre il mantello ad un uomo raffigurato con le spalle completamente nude in atteggiamento michelangiolesco.
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Curare gli infermi: Sempre a San Martino è collegata la figura in basso dello storpio.
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Dar da bere agli assetati: Sansone che beve dalla mascella i un asino.
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Ospitare i pellegrini: l’uomo sul lato estremo sinistro che sta indicando qualcosa all’esterno ed un altro con l’attributo della conchiglia sul cappello sono riconoscibili come un pellegrini. La conchiglia sul cappello è il simbolo del pellegrinaggio a Santiago de Compostela.