Il Perugino: “Storie di San Bernardino” – Risanamento del cieco e sordomuto Riccardo Micuzio dall’Aquila

Sull’opera: “Risanamento del cieco e sordomuto Riccardo Micuzio dall’Aquila ” è un dipinto prevalentemente attribuito a Pietro Vannucci detto il Perugino, realizzato con tecnica a tempera su tavola nel 1473, misura 76 x 56,7 cm. ed è custodito nella Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia.
L’identificazione del soggetto miracolato in Riccardo Micuzio dall’Aquila non è affatto sicura, ma è comunque molto probabile perché tramandataci dalla tradizione.
I massicci archi, configurati con clipei a ghirlanda richiamano il Tempio Malatestiano di Rimini, mentre le tre finestre in alto, il prospetto dei ‘torricini’ del Palazzo urbinate (fonte: Mario Salmi).
Per quanto riguarda l’autografia dell’opera, le ipotesi degli studiosi di storia dell’arte sono alquanto divergenti. Le assegnazioni vertono soprattutto su Benedetto Bonfigli (Perugia, 1420 – 8 luglio 1496) e Fiorenzo di Lorenzo (c. 1440 – 1522), indicati da Adolfo Venturi (1909).
Il Perugino viene indicato a pieno titolo dal Berenson (1932), Zeri e Santi (1955). Il Perugino con un consistente intervento del Pintoricchio, viene ipotizzato invece da Gnoli (1923) ed altri, di cui sembra essere l’ipotesi più verosimile.