Pittore Francesco Galli, detto Francesco Napoletano

Francesco Napoletano (Napoli, 1470 ca. – Venezia, 1501)

Polittico di San Nicola
Sopra, un’opera dell’artista in collaborazione con il Civerchio ed altri artisti:  Polittico di San Nicola, 1495, tempera su tavola, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia

Biografia

La formazione artistica di Francesco Napoletano si svolse presso la bottega di Leonardo da Vinci.

Nell’ambiente lavorativo del grande maestro, Francesco è considerato uno tra i più dotati ed enigmatici allievi.

Del pittore in esame abbiamo poche e frammentarie notizie e il catalogo della sua produzione è assai problematico.

Per cercare di ricostruire questa figura artistica del tardo Quattrocento possiamo partire dalla paletta (firmata, di cui parleremo in seguito) del Museo di Zurigo, ove è rappresentata una Madonna in trono tra i santi Giovanni Battista e Sebastiano, da cui prevale uno stile predominante: quello di Leonardo.

Per diversi secoli la critica fu concorde nel classificare il pittore come un seguace leonardesco di poco conto, che non era riuscito a fare tesoro dei precetti del suo celebre maestro, ma alcuni documenti ritrovati recentemente presso il Fondo Notarile dell’Archivio di Stato di Milano hanno largamente rivalutato l’artista.

Dall’atto, datato 21 agosto 1501, steso a Venezia, spiccano diverse notizie importanti: la famiglia di Francesco era di origini napoletane ma non vengono riportati luogo e data di nascita del pittore.

Nel 1501 probabilmente Francesco era già scomparso e lasciava due figli ancora adolescenti (cosa che induce a pensare avesse avuto una morte prematura); il suo cognome era Galli e non Napoletano.

Un altro documento, datato 1502, indica invece le cause della morte, del tutto attribuibili alla peste. Queste testimonianze, quindi, sono una piccolissima ma utile integrazione alla biografia dell’artista, da cui si ricava anche che il Napoletano – assieme a Marco d’Oggiono (1475 ca. – 1530 ca.), Giovanni Antonio Boltraffio (1467 – 1516) , e Salai (1480 – 1524) – fu uno fra i primi discepoli di Leonardo quando questi era attivo a Milano intorno al 1490.

Lo stile della Pala di Zurigo è considerato, infatti, il più precoce accostamento al leonardismo e fa presupporre che l’attività artistica del Napoletano abbia avuto inizio proprio nella prima bottega milanese di Leonardo da Vinci.

Enigmatico è anche il suo soggiorno a Venezia, come d’altronde i viaggi di altri seguaci di Leonardo che si ritrovarono nello stesso periodo (marzo del 1500) nella città lagunare: i motivi di tali spostamenti sono tutt’ora sconosciuti dalla storiografia: così Marco d’Oggiono, i fratelli Gobbo (Cristoforo Solari; 1468 – 1524) e Solario (Andrea Solari; 1470 circa – 1524), Boltraffio e Giovanni Agostino da Lodi (470 circa – <1519), come pure lo stesso Leonardo e Salai.

Opere più significative di Francesco Napoletano

Madonna col Bambino in trono e due angeli, National Museum, Stoccolma.

Madonna in trono tra i santi Giovanni Battista e Sebastiano, Kunsthaus, Zurigo.

San Sebastiano (tavola del Polittico di San Nicola da Tolentino), Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia.

Madonna col Bambino, Pinacoteca di Brera, Milano.

Ritratto di giovane, Nelson-Atkins Museum of Art, Samuel U. Kress Collection, Kansas City.

Cristo Redentore, Ringling Museum of Art, Sarasota.

Madonna col Bambino (Madonna Lia), Pinacoteca del Castello Sforzesco, Milano.

Bibliografia:

 M.T. Fiorio, Francesco Napoletano (e Pseudo Francesco Napoletano) in I Leonardeschi, l’eredità di Leonardo in Lombardia, anno 1988, Milano.

P. C. Marani, Leonardo e i leonardeschi a Brera, anno 1987, Milano.

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