Frida Kahlo (Coyoacán, 6 luglio 1907 – ivi, 13 luglio 1954)
Foto a bassa risoluzione inserita al solo scopo didattico
Cenni biografici
Kahlo Frida seppe bene integrare il suo stile surrealista alle immagini legate alla terra di origine (“Roots”, 1943, Collection of Marilyn O. Lubetkin e “The Two Fridas”, 1939, Museo de Arte Moderno, Ciudad de México).
La casa in cui visse con il marito Diego Rivera, ove svolse la sua carriera artistica, fu donata nel 1955 allo stato messicano ed attualmente è conosciuta come Museo Frida Kahlo casa Azul a Coyoacán.
Frida, ancora molto giovane (non aveva ancora compiuto i 18 anni), fu vittima di un bruttissimo incidente stradale che le condizionò drasticamente la vita, facendola calare in un profondo isolamento che soltanto l’amore per l’arte avrebbe potuto poi mitigarne le conseguenze, aprendole una seppur piccola finestra di dialogo con il mondo esterno.
Il tema più ricorrente dell’artista è l’autoritratto, derivato certamente dal tormentoso rapporto con il suo corpo martoriato da quel terribile evento. L’incidente, avvenuto su un autobus, gli procurò la rottura di alcune vertebre lombari, del femore della gamba sinistra, delle costole e dell’osso pelvico, nonché la deturpazione della vagina, letteralmente trapassata da un passamano che le entrò dal fianco.
Le sue creazioni offrono una visione della donna non più alterata dallo sguardo maschile e, frequentemente, si orientano in tematiche di folclore messicano, molto spesso sfumate di humor, atte a difendere il suo popolo.
La sua pittura trasmette con forza il suo stato d’animo ed il suo modo di percepire l’ambiente che la circonda.
In molte sue composizioni, generalmente di piccolo formato, che spesso includono anche la figura di un bambino (probabilmente la sua personificazione), si avverte un notevole impatto fra il fattore “fantastico” e gli elementi, a prima vista incongruenti, a cui viene aggregato.
Nell’ultima fase della sua carriera artistica non appaiono più composizioni legate al movimento, di cui negò con forza il suo passato attivismo.
Tre importanti mostre le furono dedicate: quella del 1938 a New York, del 1939 a Parigi, del 1953 a Ciudad de México.
L’autoritratto di Frida Kahlo venduto a quasi 35 milioni di dollari
Dalle notizie Reuters, del Novembre 2021, un autoritratto di Frida è stato battuto ad un asta di New York (uffici di Sotheby’s a Manhattan) per una cifra di poco inferiore ai 35 milioni di dollari. Un record, questo, che rende l’opera come la più costosa fra gli artisti latinoamericani.
Nel dipinto in questione, intitolato ‘Diego y yo”, appare il ritratto della pittrice che volle configurare il volto con i lineamenti di Diego Rivera, suo marito. Infatti, nella composizione, sulla fronte appare un qualcosa simile ad un “terzo occhio”.
Il presente record ha superato di gran lunga quello del precedente artista latinoamericano che apparteneva allo stesso Diego Rivera, la cui opera, “Los Rivales”, fu battuta nel 2018 per 9,76 milioni di dollari.
Ritornando al “Diego y yo” di Frida Kahlo, che fu realizzato nel 1949, non si conosce ancora il nome dell’acquirente. Si pensi che il prezzo include tasse per 3,9 milioni di dollari.
Il battitore dell’asta – e senior director di Sotheby’s – Oliver Barker nel presentare il dipinto ad inizio asta ha proferito le testuali parole: “Si tratta di uno dei lavori più importanti di Frida Kahlo mai andati all’incanto e siamo elettrizzati al pensiero che accada qui”
Le opere
Autoritratto (anno 1926), olio su tela, 31 x 23, collezione privata, Mexico City.
Ritratto di Miguel N. Lira (anno 1927), Instituto Tlaxcalteca de Cultura, Tlaxcala.
Ritratto di Alicia Galant (anno 1927), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
L’autobus (anno 1929), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Autoritratto con scimmia (anno 1930), Albright-Knox Art Gallery, Buffalo (New York).
Autoritratto (anno 1930)
Ritratto di Eva Frederick (anno 1931), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Frida e Diego (anno 1931), San Francisco Museum of Modern Art, San Francisco.
Ritratto di Luther Burbank (anno 1931), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Autoritratto al confine tra Messico e Stati Uniti (anno 1932).
Ospedale Henry Ford (o Il letto volante) (anno 1932), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
La mia nascita (anno 1932).
Autoritratto dedicato a Lev Trockij (anno 1934), National Museum of Women in the Arts, Washington D.C.
Il mio vestito è appeso là (o New York) (anno 1933).
Qualche piccola punzecchiatura (anno 1935), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Frida e l’aborto (anno 1936), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
I miei nonni, i miei genitori e io (anno 1936).
La mia balia e io (anno 1937), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Il piccolo defunto Dimas Rosas all’età di tre anni (anno 1937), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Ricordo (anno 1937).
I frutti del cuore (anno 1938).
Ciò che ho visto nell’acqua e ciò che l’acqua mi ha dato (anno 1938).
Quattro abitanti del Messico (anno 1938).
Il cane itzcuintli con me (anno 1938).
Il suicidio di Dorothy Hale (anno 1939), Phoenix Art Museum, Phoenix.
Due Nudi nella Giungla (La Terra Madre) (anno 1939), Proprietà privata.
Le due Frida (anno 1939), Museo de Arte Moderno, Ciudad de México.
Autoritratto con i capelli tagliati (anno 1940), Museum of Modern Art, New York.
Altro Autoritratto con collana di spine (anno 1940).
Autoritratto per il Dr. Eloesser (anno 1940).
Altro Autoritratto con scimmia (anno 1940).
Il sogno (o Il letto) (anno 1940).
Io con i miei pappagalli (anno 1941).
Cesto di fiori (anno 1941).
Autoritratto con scimmia e pappagallo (anno 1942).
La novella sposa che si spaventa all’aprirsi della vita (anno 1943).
Autoritratto con scimmie (anno 1943).
Ritratto come una Tehuana (anno 1943).
Retablo (anno 1943 circa).
Radici (anno 1943), Proprietà privata.
Pensando alla morte (anno 1943), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Fantasia (anno 1944), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Diego e Frida 1929-1944 (anno 1944).
La colonna spezzata (anno 1944), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Il fiore della vita (anno 1944), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Ritratto di Donna Rosita Morillo (anno 1944), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
La maschera (anno 1945), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Il pulcino (anno 1945), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Ritratto con scimmia (anno 1945), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Mosè (o Il nucleo solare) (anno 1945).
Senza speranza (anno 1945), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Albero della speranza mantieniti saldo (anno 1946).
Il piccolo cervo (anno 1946).
Autoritratto con i capelli sciolti (anno 1947).
Il sole e la vita (anno 1947).
Autoritratto (anno 1948).
L’abbraccio amorevole dell’universo, la terra, Diego, io e il signor Xolotl (anno 1949).
Diego e io (anno 1949), Proprietà privata (venduto a 35 milioni di dollari).
Ritratto di mio padre (anno 1951), Museo de Frida Kahlo, Ciudad de México.
Autoritratto con ritratto del Dr. Farill (anno 1951).
Perché voglio i piedi se ho le ali per volare (anno 1953), Museo de Frida Kahlo, Ciudad de México.
Autoritratto con Stalin (o Frida e Stalin) (anno 1954 circa), Museo de Frida Kahlo, Ciudad de México.
Autoritratto con Diego nel mio Cuore (anno 1953-1954), Proprietà privata.
Il marxismo guarirà gli infermi (anno 1954 circa), Museo de Frida Kahlo, Ciudad de México.
Il cerchio (anno 1954 circa), Museo Dolores Olmedo Patiño, Ciudad de México.
Bibliografia:
Diego e Frida, Jean-Marie Gustave Le Clézio, Il Saggiatore editore, 1997.
¡Viva la vida! – Cacucci Pino – Feltrinelli editore, 2010.
Frida – Herrera Hayden – Baldini Castoldi Dalai editore, 2010.