Antonio Gandino Brescia
Biografia di Antonio Gandino
L’artista, figlio di Bernardino de Zambaitis, nacque probabilmente a Brescia intorno al 1560 (fino a tempi recenti veniva invece riportato l’anno 1565).
Il cognome Gandino derivò certamente dal nominativo del paese di provenienza, situato nei pressi di Bergamo.
Il pittore fu attivo prevalentemente nella sua città natale ed a Bergamo nel periodo in cui l’arte stava attraversando quel grande cambiamento: tra Tardo Rinascimento (Manierismo) e Barocco.
La sua celebrità è circoscritta alla realtà locale, ma la produzione artistica del Gandino fu valorizzata – e tuttora continua ad emergere – poiché è considerata come anello di congiungimento fra i due grandi momenti artistici che allora si susseguirono.
Antonio, in sostanza, appartenne ad uno stretto giro di artisti (pittori, architetti, letterati, umanisti, ecc.) che affrontarono, in ambito locale (bergamasco e bresciano), quelle intrinseche peripezie nel delicato cambiamento fra due grandi epoche, gettando le basi del barocco bresciana.
Di Antonio Gandino si registrano moltissime opere, custodite principalmente in territori bresciani:
Alcune tra le opere più significative di Antonio Gandino
Polittico di San Rocco (foto sopra), intorno all’anno 1590, collegiata dei Santi Nazaro e Celso (primo altare sulla destra), Brescia.
Quattro tele di modeste dimensioni realizzate Antonio Gandino per la chiesa di San Lorenzo a Brescia: in esse sono raffigurati San Vincenzo di Saragozza, Sant’Ottaziano, San Vigilio e San Lorenzo.
Donazione di Namo di Baviera, riferito al biennio 1605-1606, cappella delle Sante Croci, Duomo vecchio, Brescia.
Madonna dei Sette Dolori, una pala situata nel secondo altare a destra nella Parrocchiale di Padenghe sul Garda (provincia di Brescia)
Maria Maddalena, pala dell’altarein Santa Maria della Carità.
Pala dell’ottavo altare sinistro nella chiesa di San Giuseppe.
Martirio di Santa Barbara, con la Vergine, il Bambino in gloria, tra i Santi Filippo e Giacomo, Cattedrale di Asola, Mantova.
San Carlo Borromeo con Madonna e angeli (altare di San Carlo) nella chiesa parrocchiale di Cigole.