Domenico Alfani (Perugia, 1479 / 1480 – Perugia, 1557)
Domenico Alfani, figlio di un orafo (Paris), frequentò da giovane la bottega di Pietro Perugino (Città della Pieve , h. 1448 – Fontignano , 1523 ). Qui conobbe l’illustre discepolo allievo Raffaello (Urbino, 6 aprile 1483 – Roma, 7 aprile 1520) col quale strinse una duratura amicizia.
Immancabilmente lo stile di Domenico avrebbe subito gli influssi di questi due grandi maestri.
Nel 1510 l’artista diventò membro della corporazione dei pittori di Perugia.
Il punto più alto della collaborazione con Raffaello lo raggiunse con la Pala Baglioni (Galleria Borghese a Roma), costituita da più scomparti, di cui quello principale di mano dello stesso Sanzio, la celebre “Deposizione di Cristo”.
Domenico dipinse la cimasa della pala ove viene raffigurato Dio Padre circondato da angeli (“Eterno Benedicente”, Galleria Nazionale dell’Umbria).
Dopo la morte del grande amico urbinate lo stile di Alfani si orientò verso quello di manieristi fiorentini, principalmente verso quello di Rosso Fiorentino (Firenze, 18 marzo 1495 – Fontainebleau, 14 novembre 1540).
Dopo la morte di Domenico, avvenuta nel 1557, suo figlio Orazio avrebbe continuato l’attività del padre.
Bibliografia:
Jane Turner (a cura di), The Dictionary of Art. 1, anno 1996, New York, Grove.
Dizionario biografico Treccani.