Le raffigurazioni di Michelangelo Buonarroti nella volta della Cappella Sistina in vaticano.
Giudizio universale: particolare dei dannati che vengono giudicati dal Minosse, il giudice infernale. Questi sono collocati nella parte più bassa del dipinto, sulla destra. Minosse è quello avvolto dal serpente
Il Giudizio Universale: Il dipinto ha quasi quattrocento figure le cui dimensioni oscillano intorno ai cm. 250 per i personaggi collocati sui registri superiori, ed intorno ai cm. 155 per quelli appartenenti alla zona inferiore
Figure della Vela: Re Jesse con i genitori: Il bimbo, decisamente poco visibile e collocato alla sinistra della donna, sarebbe il futuro re Jesse. La figura in primo piano è la madre e dietro, alla sua destra, è collocato il padre
Hanno detto del Giudizio Universale: nissuna figura ... fa quello che fa l'altra, e niuna rassimiglia all'altra; e per questo fare [Michelangelo] ha messa da banda la devozione, la riverenza, la verità isterica e l'onore ... G. A. Gilio, Due dialoghi. Camerino 1564
"ASA// IOSAPHAT// lORAM": Secondo Tolnay, la smilza e caricaturale immagine collocata sul lato sinistro della lunetta (vedi particolare sopra raffigurato), dovrebbe essere quella del re Iosafat, punito da Michelangelo per l'attitudine ad ammucchiare danaro
SIBILLA PERSICA: Il Vasari parlò della sibilla Persica e ne mise in evidenza la miopia e la sua la "vecchiezza". Altri aggiunsero anche la significativa gibbosità. In questa composizione gli Assistenti sono vestiti e ciò apparve come fatto straordinario
SIBILLA LIBICA:L'interpretazione che dette il Vasari, e cioè che la Sibilla Libica, dopo aver terminato di scrivere starebbe rimettendolo il volume al suo posto con "attitudine donnesca"
"IESSE // DAVID // SALOMON" Sulla sinistra della lunetta - non raffigurato in questa pagina - si trova un uomo con vestiti arabi, identificato nella figura di David da vecchio, di cui la Bibbia descrive "freddoloso
Michelangelo Buonarroti: Il profeta Geremia - volta della Cappella Sistina.
IL PROFETA GEREMIA: Il Vasari scorse nella figura del profeta una certa "amaritudine" che venne in seguito interpretata da altri studiosi in modo assai più drammatico, legandola ai noti stati d'animo di Michelangelo
IL PROFETA GIONA: In questa composizione l'attitudine del profeta fu, dalla maggior parte degli studiosi, legata praticamente con i numerosissimi episodi che accompagnarono le sue avventure