Autore: Stefano Busonero

Boccaccio Boccaccino risente del classicismo che domina nelle corti padane a cavallo dei due secoli. Probabilmente conosce Francesco Francia e Costa il Vecchio

Bison inizia a studiare l'arte del disegno a Brescia presso pittore Gerolamo Romani, poi a Venezia dal professore di "figura" Costantino Cedini

Renato Birolli studia presso l'accademia di Verona. A 23 anni si trasferisce a Milano facendo subito grandi conoscenze nel campo pittorico come Renato Guttuso, Aligi Sassu, Giacomo Manzù, Eduardo Persico

Giuseppe Bezzuoli è un pittore che predilige le tematiche a sfondo storico e romantico. È anche un affermato frescante di palazzi e ville.

i primi insegnamenti Bonaventura li riceve dal padre Berlinghiero con il quale probabilmente collabora nell'attività artistica

Berlinghiero Berlinghieri è di cultura bizantina ma è uno dei principali pionieri della transizione dal linguaggio bizantino a quello occidentale.

Berardo Ignazio milita nell'esercito sia nella prima che nella seconda guerra mondiale, uscendone con il grado di "Tenente di vascello". Per i suoi alti meriti, nel 1969, gli viene conferita la medaglia d'oro di Vittorio Veneto

Benso ha l'occasione formarsi artisticamente sotto la protezione di un noto mecenate di origine genovese, G. Carlo Doria, che lo ospita nelle sue proprietà di Genova

Benefial ha una tendenza al recupero delle tradizioni classiche e barocche dei pittori bolognesi del Seicento, Guercino e Ludovico Carracci

Benedetti frequenta costantemente i suoi amici Giorgio de Chirico e Pietro Annigoni, dei quali del primo ne è stato allievo.