I grandi pittori ferraresi del Quattrocento
Gli artisti ferraresi del Quattrocento, alla stessa maniera del Tura, risentono l’influenza dei padovani e di Piero della Francesca
Gli artisti ferraresi del Quattrocento, alla stessa maniera del Tura, risentono l’influenza dei padovani e di Piero della Francesca
Le opere di De Roberti. Tra esse Le storie di Cristo, Pala Portuense, i miracoli di San Vincenzo Ferrer e il dittico Bentivoglio, concerto
Ercole de Roberti non è solo un artista dinamico per il colore, ma anche e soprattutto per il segno deciso, rapido e nervoso, che chiaramente dimostra la forza impetuosa dell'ideazione nel modo di comporre e schizzare le immagini in movimento
I capolavori di Francensco del Cossa. Tra essi il polittico Griffoni, la pala dell'Osservanza, Madonna del Baraccano, Madonna con il bambino e i santi Petronio e Giovanni Evangelista
Di Del Cossa si dice: Un'austera maestosità e nobiltà di comportamento si esprime nelle immagini; una scultorea vastità mette in luce il drappeggio, ma le pietre appaiono quasi sempre studiate dalla mano della natura
Le migliori opere di Cosmè Tura. Tra esse: La Primavera, ante dell'organo di Ferrara, il polittico Roverella, Cristo crocifisso, il polittico di san Maurelio
Una serie di commenti e di critiche al grande pittore ferrarese del Quattrocento. Tra queste il Vasari il Bruffaldi e il Superbi.
"Pietà" è un dipinto iniziato da Tiziano Vecellio e portato a termine da Palma il Giovane, realizzato con tecnica a olio su tela tra il 1570 ed il 1576
"L'incoronazione di spine" è un dipinto autografo di Tiziano Vecellio, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1570 e misura 280 x 182 cm.
"Ritratto di Jacopo Strada" è un dipinto autografo di Tiziano Vecellio, realizzato con tecnica a olio su tela nel 1567-68 e misura 125 x 95 cm.