Giuditta e Oloferne nella Volta della Cappella Sistina, Vaticano
GIUDITTA E OLOFERNE In questa composizione viene raffigurata la famosa scena biblica (Giuditta, XIII) della decapitazione di Oloferne eseguita dalla vedova di Betulla.
GIUDITTA E OLOFERNE In questa composizione viene raffigurata la famosa scena biblica (Giuditta, XIII) della decapitazione di Oloferne eseguita dalla vedova di Betulla.
DAVIDE E GOLIA: In questa raffigurazione il famoso passo biblico (Samuele I, XVII) viene colto nella fase culminante, nel momento in cui Davide sta decapitando il gigante Golia, davanti ai soldati che osservano la scena
Michelangelo Buonarroti: Particolare del Putto reggitarga Volta della Cappella Sistina, Vaticano Opera precedente Ritorna agli affreschi della volta Opera successiva Pagina correlata: Dipinti di Michelangelo Sulla targa è presente la scritta…
IL PROFETA GIONA: In questa composizione l'attitudine del profeta fu, dalla maggior parte degli studiosi, legata praticamente con i numerosissimi episodi che accompagnarono le sue avventure
IL PROFETA GEREMIA: Il Vasari scorse nella figura del profeta una certa "amaritudine" che venne in seguito interpretata da altri studiosi in modo assai più drammatico, legandola ai noti stati d'animo di Michelangelo
SIBILLA LIBICA:L'interpretazione che dette il Vasari, e cioè che la Sibilla Libica, dopo aver terminato di scrivere starebbe rimettendolo il volume al suo posto con "attitudine donnesca"
SIBILLA PERSICA: Il Vasari parlò della sibilla Persica e ne mise in evidenza la miopia e la sua la "vecchiezza". Altri aggiunsero anche la significativa gibbosità. In questa composizione gli Assistenti sono vestiti e ciò apparve come fatto straordinario
DANIELE: In questa raffigurazione, attraverso i secoli, questo profeta fu considerato dalla maggior parte degli studiosi intento a mettere a confronto due testi in relazione con il Giudizio Universale, al quale farebbero riferimento in qualche maniera anche gli Assistenti
GIOELE: Nella figura sopra rappresentata il Vasari vide un Gioele compiaciuto della propria lettura. In seguito a questa affermazione vi furono innumerevoli interpretazioni, tutte lette in chiave naturalistica
SIBILLA CUMANA: Il suo aspetto fisico appesantito, molle e decrepito dette adito ad innumerevoli interpretazioni come "virago plebea", o quella di diffondere "qualcosa di etrusco", ecc.; molti lessero nei suoi atteggiamenti costernazione e terrore