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L’arte musicale di Luigi Russolo
L’artista partecipa alla realizzazione del manifesto intitolato “L’arte dei rumori”, pubblicato l’11 marzo 1913, dove si teorizza l’uso del rumore come suono musicale per la composizione di brani costituiti essenzialmente da rumori puri. Russolo è il primo musicista che teorizza e mette in pratica il concetto di “noise music”.
L’Intonarumori ed il Rumorarmonium
La sua stravagante musica l’artista la esegue con l’Intonarumori, uno strumento da lui stesso realizzato. Trattasi di un apparecchiatura meccanica creatrice di suoni avanguardistici, privi di ogni armonia, la cui performance viene subito battezzata “musica futurista”. Nel 1922 realizza il “rumorarmonio”, una specie di amplificatore per l’intonarumori
Biografia dell’artista
Gli inizi
Luigi Carlo Filippo Russolo, compositore e pittore futurista, nasce a Portogruaro il 30 aprile 1885 e muore a Laveno-Mombello il 4 febbraio 1947.
Per la sua figura di inventore, musicista e pittore, Luigi Russolo è considerato tra i protagonisti principali del Futurismo.
Il contributo alla musica del Primo Novecento
Grande è il suo contributo nel campo della musica, che grazie alla sua geniale intuizione è riuscito a creare un’inedita strumentazione per creare ed amplificare sonorità musicali, dimostrando che la musica si può ottenere anche dai rumori.
Questo nuovo mondo sonoro però dura quanto il movimento futurista e, con il passare degli anni, viene quasi dimenticato.
Nel 1901 l’artista si trasferisce a Milano, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera. In questo periodo collabora con altri artisti al restauro del Cenacolo di Leonardo da Vinci in Santa Maria delle Grazie.
Il trasferimento a Milano
Nel 1913, realizza il Dinamismo di un’Automobile, a cui subito dopo segue la pubblicazione.
I vari manifesti, insieme al volume “L’arte dei rumori” e alle invenzioni di strumenti (Rumorarmonium, Intonarumori, Arco enarmonico, piano enarmonica …) capaci di creare un rumore modulato nel tono, precorrono l’esperienza della “Musique concrète”. Quella di Russolo viene oggi considerata come la madre preistorica della musica elettronica.
Le pantomime futuriste a Parigi
Gli strumenti ideati e creati dall’artista vengono usati, nel 1927, al Thèatre de la Madeleine di Parigi per le rappresentazioni della pantomima futurista.
Gli spartiti della “spirale di rumore”, suonato per il “Risveglio di una città”, non si sono più ritrovati.
L’ultimo periodo
L’ultimo periodo della sua vita l’artista lo dedica ad esperimenti metapsichici. Infatti nel 1938 pubblica il libro “Al di là della materia” (Milano, ed. Brocca).
Nel biennio 1941-42, dopo una pausa pittorica, riprende a dipingere in uno stile che possiamo avvicinarlo – ma in maniera un po’ vaga – a quello naïf . Lo stesso artista però lo definisce “classico moderno”.
Luigi Carlo Filippo Russolo muore a Laveno-Mombello il 4 febbraio 1947.
Nel 2009 la sua città natale (Portogruaro) gli dedica il nuovo teatro cittadino.
L’erede attuale dell’archivio “Luigi Russolo” è il pronipote dello stesso artista: Riccardo Boccato di Como.
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