Glossario di termini artistici ed architettonici (da spolvero a transenna)
Spolvero: Tecnica impiegata dai frescanti (pittori d’affresco) per riportare un disegno preventivamente eseguito su cartone sopra una superficie muraria, destinata ad una raffigurazione d’affresco o musiva. I contorni delle figure sul cartone vengono fittamente bucherellati e quindi, dopo aver posizionato il supporto cartaceo sulla parete muraria, viene fatta passare attraverso i buchi una polvere nera (generalmente di carbone) che, invadendo la parete, riproduce il disegno realizzato in precedenza sul cartone.
Stallo: I sedili, destinati ai monaci, disposti nello spazio del coro di una chiesa.
Stampa: Il procedimento di stampa permette di riprodurre su carta o su supporti di altro svariato materiale, in una quantità illimitata di copie perfettamente uguali, quanto è disegnato, scritto, fotografato o inciso sulla una matrice.
Stele: Con il termine stele si indica un elemento architettonico, di solito un monolito, di piccole dimensioni (l’altezza è generalmente inferiore al metro) in cui appare scolpita la rappresentazione di una figura umana, più o meno schematizzata. Spesso la stele veniva impiegata come segno di confine e aveva generalmente uno scopo commemorativo. Essa compare sempre in verticale. Nell’architettura degli antichi egizi aveva una forma simile a quella dell’obelisco.
Stilobate: Lo stilobate (dal greco, “colonna” – “base”), indica il piano dove poggia il colonnato nel tempio greco. Esso è costituito da blocchi di pietra affiancati in orizzontale, atti a formare una base omogenea.
Stiloforo: Elemento architettonico che sorregge una colonna (dal greco, “portatore di stilo”). Il termine è usato per indicare sculture di animali poste alla base delle colonnine che sostengono i protiri o i pulpiti, generalmente sulle facciate delle chiese romaniche, a protezione degli ingressi.
Stoà: La stoà (dal greco, “sono eretto”) è un porticato chiuso, tipico dell’architettura classica greca. Essa è costituita da portici con accesso al pubblico e si trova adiacente ad un lungo edificio. Il lato aperto è generalmente prospiciente ad una via o una agorà, mentre l’altro è chiuso dal muro dello stesso edificio.
Stucco: Impasto plasmabile, generalmente a base di gesso e calce, impiegato per la realizzazione di decorazioni architettoniche in sostituzione di sculture su marmo e pietra. Veniva assai utilizzato nel periodo barocco per decorare gli interni dei palazzi.
Tablino: Un tipico ambiente della domus romana (casa abitata da ricchi patrizi) che oggi può essere paragonato ad un soggiorno-studio delle nostre abitazioni.
Talamone: È una colonna a tutti gli effetti, che oltre a sostenere elementi architettonici ha anche una funzione decorativa, ad immagine di figura maschile (quella a figura femminile si definisce cariatide).
Tamburo: È un elemento architettonico che raccorda una volta a cupola con la base. Il tamburo alza perciò in verticale la base d’imposta della cupola, aumentandone l’altezza, che sarà pari a quella dello stesso tamburo.
Telero: Grande supporto in tela per dipingere, generalmente impiegato in cicli pittorici nei secoli XV-XVI, soprattutto in ambienti veneziani, in sostituzione di decorarazioni ad affresco.
Tempera: La tempera appartiene a quel genere di tecnica pittorica che impiega l’acqua per lo scioglimento di pigmenti, derivati dalle combinazioni di resine vegetali e altre sostanze, come la gomma arabica, il lattice di fico, l’albume dell’uovo e la colla di pesce, per dare la proprietà di aderenza quando viene a contatto della superficie del supporto.
Teofania: Il termine (dal greco, “dio”-“manifestarsi”) indica letteralmente manifestazione sensibile della divinità..
Tepidarium: Era un ambiente nelle terme dell’antica Roma ove si trovava una vasca con acqua tiepida.
Tessera: Con questo termine si indica uno dei molteplici tasselli di pietra, ceramica o altro materiale, impiegato per la realizzazione di opere musive.
Tholos: Il termine viene generalmente impiegato per indicare edifici a pianta circolare. Nell’architettura micenea veniva costruito a scopo funerario, mentre in quella greco-romana aveva una funzione religiosa.
Timpano: In un tempio classico, corrisponde all’ambiente racchiuso da un frontone. Era il punto dove generalmente si trovavano i gruppi statuari.
Tocco: Traccia di colore lasciata dal pennello su un supporto pittorico, che può essere spessa o appena accennata.
Toro: Il termine sta ad indicare il profilo convesso impiegato nelle cornici alla base delle colonne, una modanatura a forma semicircolare.
Tortile: Elemento architettonico posto in verticale, generalmente colonna, che si sviluppa con un andamento a spirale.
Trabeazione: Il termine indica l’elemento strutturale orizzontale in un sistema trilitico degli ordini architettonici greco-romani. La trabeazione e generalmente costituita da tre elementi: architrave, fregio e cornicione.
Transenna: Elemento simile al pluteo (balaustra a lastre), impiegato nelle chiese paleocristiane. La transenna, solitamente traforata e scolpita, separa la navata dalla zona dell’altare.
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